Appello della Asl di Rieti ai cittadini non ancora vaccinati e alle Amministrazioni del reatino al fine di sostenere ulteriormente l’Azienda nelle attività di sensibilizzazione e contrasto alla pandemia da SARS CoV-2.
“Da una analisi dei dati epidemiologici relativi al territorio della provincia di Rieti, dall’inizio della cosiddetta terza ondata dell’epidemia da SARS CoV-2 – aprile 2021 – ad oggi, su un totale di 3.221 positivi, i comuni in cui si è riscontrata una incidenza più alta di positività sono risultati Rieti con 921 unità, Fara in Sabina con 372 unità e Cittaducale con 183 unità. Da un ulteriore approfondimento, il comune di Fara in Sabina registra una delle percentuali più elevate di nuovi positivi non vaccinati o vaccinati con una sola dose. Sui 372 positivi, 100 sono gli under 25 non vaccinati o vaccinati con una sola dose, nella fascia di età 26-50 anni i positivi sono 136, mentre tra gli over 51 i positivi sono 118. Nella giornata di ieri, giovedì 16 settembre, ad esempio, i due nuovi positivi registrati a Fara in Sabina erano entrambi non vaccinati. Anche nella giornata odierna, si registrano 2 positivi non vaccinati” scrive Asl.
“Si tratta di un dato che preoccupa l’Azienda Sanitaria Locale di Rieti, che proprio sul territorio del comune di Fara in Sabina, in questi mesi, ha messo in campo numerose iniziative di monitoraggio, prevenzione e contrasto all’infezione da SARS CoV-2. Tra queste va ricordata l’istituzione, a luglio 2021, dell’hub vaccinale della Sabina, presso Amazon, a Passo Corese, la cui attività è gestista da 13 professionisti Asl Rieti tra medici, infermieri, operatori socio sanitari e amministrativi e le attività di screening, anche in modalità drive-in, dedicate a tutta la popolazione residente e con l’avvio del nuovo anno scolastico, al personale docente e al personale non docente e agli studenti. L’Azienda Sanitaria Locale di Rieti, anche rispetto alla straordinaria collaborazione avviata 21 mesi fa contro il coronavirus, chiede alle amministrazioni un ulteriore sforzo, con azioni di sensibilizzazione ancor più incisive nei confronti delle popolazioni di riferimento, al fine di raggiungere al più presto quella immunità di comunità che ci garantirà di tornare ad una vita normale, di cui tutti noi sentiamo ormai un gran bisogno” conclude Asl.
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