“L’associazione Unarma Api (associazione pensionati interforze) si stringe, unitamente alla gemella associazione sindacale Carabinieri Unarma, intorno ai propri iscritti per raccoglierne le tante lamentele affinché i ‘vertici’ (ovvero il Comando Generale dell’Arma Carabinieri a Roma), con un piccolo sforzo, possano restituire all’intera comunità reatina un servizio sanitario importantissimo come quello dell’infermeria presidiaria presso la scuola carabinieri forestale di Cittaducale (RI), un servizio tangibile e fruibile per chi già ha perso tanto in questi anni, fisicamente e moralmente (non dimentichiamoci il sisma del 2016 per poi sprofondare nella pandemia)” scrive Unarma.
“Restituire un presidio, non vuol dire solo uno stabile con quattro mura, vuol dire ridare a questa gente, un punto di riferimento, la tranquillità di sapere che per una necessità di salute ci sta qualcuno ‘vicino’ a cui rivolgersi, la salute, un bene che mai come oggi è stato tanto prezioso! La popolazione militare rappresentata da questa associazione è anziana e tenderà, per natura, ad invecchiare ulteriormente, e privandoli di questi importanti servizi comporterà per loro un aumento di spese per recarsi nei centri sanitari della capitale e non solo; infatti spesso – causa lo stato di salute precario – dovranno ricorrere a continui rinvii o, peggio ancora, a visite e/o prestazioni private molto costose che non tutti possono permettersi e per le quali si necessità, ahimè, di un accompagnatore per recarsi a Roma (quindi ulteriori disagi per familiari). È noto che lo Stato Italiano, a seguito della pandemia e vista la precarietà sul territorio nazionale di strutture sanitarie adeguate, si stia operando nel rivederle e potenziarle, al fine di consentire ai cittadini un servizio più funzionale e di prossimità. Proprio in questo momento storico di maggiore necessità si sono privati i militari dell’Arma, in servizio e non, di un appoggio sicuro nel territorio reatino. I soci di questa Associazione UNARMA A.P.I. unitamente ai soci di UNARMA A.S.C. ripongono molta fiducia nei confronti delle istituzioni” conclude Unarma.
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