Foto: Riccardo FABI ©
(di Giacomo Pasquetti) Zerocalcare (alias Michele Rech) è il primo, grande ospite dell’ultima giornata di “Liberi sulla Carta”. Fumettista affermato a livello internazionale, ha prodotto grandi successi come “La profezia dell’armadillo” che nel 2018 ha anche ricevuto un adattamento su pellicola. Sul palco ha discusso degli ultimi risvolti nella sua carriera con il suo tipico senso dell’umorismo agrodolce. Ha parlato del suo libro “Nessun Rimorso”, un’antologia per ricordare il G8 di Genova: “Ho avuto l’aiuto di tante persone. Difficile scrivere qualcosa di tanto importante per la collettività da soli, fortunatamente ho avuto tutto il supporto necessario”, ha affermato. “Sulla mia prossima serie targata Netlix? Purtroppo non posso sbottonarmi, tengono in ostaggio la mia famiglia nel caso in cui apra bocca. Posso solo dire che uscirà“, ha ironizzato.
Zerocalcare ha aperto al pubblico una finestra sulla sua vita privata: “Gestire il successo tra la televisione e il palco può facilmente cambiarti. Ma non voglio diventare qualcuno che non sono. Non voglio che allo Zerocalcare del passato possa non piacere lo Zerocalcare di ora. Ripudio l’autocelebrazione e cerco di essere me stesso”. Ha poi sottolineato il suo attaccamento ai temi generazionali che usa nei suoi fumetti: “I riferimenti che uso non sono forzati, sono ciò che conosco e su cui ironizzo. Vengo dagli anni 80, non per questo non cerco di essere sul pezzo, ma evito sempre di parlare di qualcosa che non mi appartiene”. Ha scherzato poi sui suoi gusti musicali: “Ascolto tanto punk, tantissimo i Misfits e ultimamente mi è entrata in testa quella canzone di Orietta Berti”. Sul palco hanno condotto Margherita Schirmacher e Fabrizio Moscato, direttore di Liberi sulla Carta.