(di Christian Diociaiuti) Un Rieti che non fa promesse, lavora e si avvicina all’avvio del campionato. Già che ci sia stata una presentazione della squadra è una notizia, visto che non avveniva da tempo: la nuova società lavora a fari spenti e dopo aver allestito una formazione – sulla carta – competitiva, riallestito un settore giovanile e gestito il nuovo corso, ora pensa alla stagione 2021-2022 e si presenta. Domenica 19 settembre la prima partita a San Giovanni Valdarno.
Alla presentazione oltre allo staff tecnico al completo, ad alcuni giocatori come Tiraferri, Tirelli, Scalon e Marcheggiani, c’erano Mauro Ferretti, Enrico De Martino, il presidente Franco Cicchetti e il consigliere comunale Roberto Donati. Ha presentato l’evento, l’addetto stampa del Rieti, Raffaele Passaro.
“No, non facciamo promesse – dice Mauro Ferretti, che nell’organigramma figura come consigliere nelle alte sfere del club, con Franco Cicchetti Presidente, Enrico De Martino altro consigliere assieme a un nome nuovo, l’avvocato Guido De Re – niente promesse ma dico che la Serie D non ci piace. E i ragazzi ci stanno dando dimostrazione di quello che valgono. Grazie al Comune di Rieti che ci ha accolto e ci ha mostrato collaborazione. Investire a Rieti, perché? Con Enrico De Martino sono anni che ho un rapporto: ci piace il calcio e ci piacciono i giovani che giocano. Quando ci venne proposto il Rieti c’è stata proposta anche una squadra del nord e abbiamo optato per Rieti. Questa provincia merita più di altre. Una scelta giusta, credo: rifarei questa scelta altre volte. Certo, i primi mesi non sono stati semplici: non abbiamo trovato una situazione facile, poca chiarezza. Ci sono state minime e grandi soprese, non voglio scendere nel dettaglio, non è elegante”.
“Speriamo di durare poco in Serie D – dice Enrico De Martino, tra i primi nomi ad uscire nella trattativa poi andata in porto per la cessione da Curci a questa nuova gestione, che fa trasparire l’intenzione di lasciare la categoria prima possibile per lidi migliori – io dico grazie al Comune e al direttore generale Franco Zavaglia. Arrivare tra i primi 4? Siamo venuti qui senza promettere nulla, cercando di organizzare una squadra senza creare aspettative. Ma sono convinto che andremo avanti”.
A Rieti si vede anche Franco Cicchetti, il presidente del club, commercialista legato lavorativamente a chi il Rieti l’ha voluto, Ferretti e De Martino. “Non ho grande esperienza sportiva, ma 22 anni fa a Roma gestii una squadra di Eccellenza e ho esperienze col Marino: beh, mi sono divertito. Ora è capitata questa occasione e per rapporti di lavoro me l’hanno proposta De Martino e Ferretti. Una opportunità che ho voluto cogliere: io per il Rieti ci sono, soprattutto per l’aspetto finanziario ed economico”.
Parola anche al direttore generale Franco Zavaglia: “Mercato? È chiuso. Ora puntiamo sui giovani: vorremo, il prossimo anno, tornare a fare la Scopigno Cup con una nostra squadra. Il campionato? Ci giochiamo le nostre chance, senza promettere nulla a nessuno”.
“Il Rieti è una realtà per noi fondamentale – ha detto Roberto Donati, che ha ricevuto la maglia del Rieti personalizzata col numero 10 – Abbiamo una gran voglia di tornare allo stadio, un vero gioiello. Saremo sempre dalla vostra parte. Felice di aver conosciuto la proprietà: non hanno fatto promesse mirabolanti, sintomo di serietà. Felice che si sia tornato a parlare di settore giovanile”.
Presentato anche l’organigramma del club: Franco Cicchetti presidente; consiglieri Mauro Ferretti, Guido Del Re ed Enrico De Martino; direttore generale Franco Zavaglia. Giulio Halasz direttore sportivo; Giancarlo Palma segretario; Raffaele Passaro addetto stampa; Beatrice Carlone fotografa; Vincenzo Bilotta medico sociale; Massimo Calcagno Fisioterapista; Noemi Domenici contabilità e biglietteria; Angelo Paolucci magazziniere; Carlo Franceschini custode; Giulio Halasz responsabile settore giovanile; Alan Ballatore coordinatore settore giovanile.
Foto: Christian DIOCIAIUTI ©