(di Giacomo Pasquetti) È arrivato settembre e da oggi il Green Pass diventa un servizio ancora più indispensabile, in particolar modo per il mondo della scuola ed i trasporti. Il certificato verde è passato al vaglio di un lungo iter legislativo non privo di difficoltà ed accompagnato da polemiche che ancora non sembrano destinate a sopirsi. Eppure sono ormai chiare le intenzioni del Governo, che mira a rendere il passaporto vaccinale uno strumento essenziale nella vita di tutti i giorni. Infatti, i confini di applicazione del Green Pass sono stati notevolmente ampliati a partire dal 6 agosto, giorno in cui – lo ricordiamo – è divenuto indispensabile per usufruire dei servizi di ristorazione al tavolo e al chiuso, per partecipare a spettacoli aperti al pubblico (come anche gli eventi e le competizioni sportive), sagre e fiere, centri termali e parchi divertimento, musei, mostre, centri culturali, sociali e ricreativi al chiuso. Ma anche per accedere alle strutture ospedaliere e alle Rsa, per entrare nelle piscine e nelle palestre e, infine, per partecipare ai concorsi pubblici, alle cerimonie civili e religiose.
Quello che doveva essere un lasciapassare, un documento che, attestando lo stato di salute o la presenza di certi requisiti di immunizzazione dal Covid, avrebbe consentito gradualmente il ritorno alla vita normale, è divenuto uno strumento cardine della ripartenza. E solo con il certificato verde, a partire da oggi, ci si potrà spostare su autobus di linea interregionali e su autobus a noleggio con conducente. Ma anche sugli aerei, sulle navi e i traghetti, sui treni InterCity e ad alta velocità. Diverrà, inoltre, d’obbligo anche nelle università per docenti e studenti e nelle scuole per insegnanti e personale. Per quanto riguarda Rieti e il Reatino, si sottolinea che – al momento – rimangono esclusi i mezzi Asm, Cotral ed i treni regionali. Con questo ulteriore giro di vite le polemiche potranno solo rafforzarsi. Ciò che si auspica, tuttavia, è che ci sia la maggiore trasparenza e chiarezza possibile da parte del Governo nei prossimi mesi, per permettere a tutti di scegliere se adeguarsi o meno al ciclo vaccinale necessario ad ottenere il pass.