Nel pomeriggio di ieri, un uomo d’origine albanese, ma da anni residente a Rieti, ha chiamato il 112, chiedendo l’intervento di una gazzella sostenendo che, mentre passeggiava in centro, sarebbe stato urtato dallo specchietto retrovisore destro di un’auto, il cui conducente, nonostante l’impatto, non si sarebbe fermato a prestare soccorso. Una connazionale, presente al momento dell’incidente, ha confermato la dinamica, ma il racconto dei due non ha convinto i Carabinieri che, svolti i dovuti accertamenti, hanno accertato che era stato il ragazzo albanese a dare volontariamente un colpo all’altra macchina, una Fiat Punto, al fine di ottenere dal malcapitato conducente un risarcimento immediato.
Pertanto, all’esito delle indagini, i Carabinieri della Sezione Radiomobile di Rieti hanno denunciato entrambi alla Procura di Rieti per tentata truffa in concorso e procurato allarme.
Purtroppo non è la prima truffa di questo tipo che viene perpetrata in città. Lo stratagemma utilizzato è quasi sempre lo stesso. Il raggiro consiste nel far credere all’ignaro conducente di aver urtato accidentalmente la sua auto ovvero, come in questo caso, un pedone. In realtà sono i truffatori stessi a colpire la macchina della vittima con una pietra o una pallina in gomma, per far sì che, sentito l’urto, chi guida la macchina si fermi per verificare l’accaduto. A questo punto inizia l’opera persuasiva del truffatore che cercherà di convincere la vittima a risolvere il problema con un risarcimento, anche modesto, che consenta di non coinvolgere le assicurazioni. Il suggerimento, in ogni caso di incidente dubbio o episodio analogo, è sempre quello di chiedere l’intervento sul posto delle Forze di Polizia.
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