L’attacco hacker contro la Regione Lazio è al centro di accese discussioni e molti lettori di RietiLife continuano ad inviare alla Redazione segnalazioni sui disservizi del portale online che coinvolgono gran parte delle piattaforme del sistema sanitario regionale. A non funzionare (oppure a funzionare ad intermittenza) sono le visite ospedaliere attraverso Cup e Recup, gli screening programmati e la fatturazione elettronica. In un precedente comunicato ufficiale, si era assicurato che entro il 15 agosto sarebbe stato pienamente operativo il portale Salute Lazio, il Servizio di Scelta e Revoca del medico e la posta elettronica regionale e, entro fine mese, a seguire, tutte le altre funzionalità quali: Protocollo Prosa, Bilancio e Personale, Ecosistema Pagamenti, Open Genio.
Ad aleggiare, poi, è il rischio di violazione della privacy su cui ancora si sono ricevute poche rassicurazioni ufficiali. Parliamo dei dati sensibili (anagrafici, residenziali, codici fiscali, sanitari) di 5,8 milioni di persone che sono gestiti dal Ced – Centro elaborazione dati della Regione Lazio. La domanda fondamentale da porsi: la Regione Lazio era preparata e pronta a rispondere adeguatamente all’attacco cyber? Una volta si diceva “la salute prima di tutto”. Ora, di fronte a questo attacco, forse dovremmo dire “la cyber security prima di tutto”.
Foto: RietiLife ©
è incredibile il livello di disservizio che è stato raggiunto
open geni sospeso
telefono eternamente occupato……
lavorare con la regione è veramente incredibile per quanto impossibile