“Mentre la sinistra reatina non trova di meglio dell’occuparsi della toponomastica di Latina, la politica sembra rimanere indifferente al comunicato dei Gruppi di Ricerca Ecologica sulle criticità legate alle concessioni idriche, e nello specifico alla gestione delle dighe presenti nel nostro territorio. Vizio antico di classi dirigenti che si stracciano le vesti solo quando tragedie annunciate avvengono, rimanendo del tutto indifferenti ai segnali d’allarme provenienti da associazioni e territori. Se esiste un fattore unificante del nostro territorio è proprio la grande ricchezza di acqua, che ne fa il più grande serbatoio europeo; acqua che con il modificarsi delle condizioni meteorologiche diventa ogni giorno di più il nuovo petrolio dell’era moderna”: lo dice Chicco Costini di Area Rieti.
“Ma esattamente come accade in altre regioni, vedi la Basilicata, per chi vive ed opera in quei territori questa ricchezza invece di essere un’opportunità, si trasforma in incubo e handicap per lo sviluppo. Come in Basilicata a trarre profitto da questa ricchezza ambientale sono unicamente multinazionali interessate solo allo sfruttamento, del tutto incuranti degli interessi dei territori che utilizzano per arricchirsi. Così è stato con ERG, concessionario e gestore delle dighe fino a qualche giorno fa, che se ne va insalutato ospite senza aver mai operato in termine di manutenzione straordinaria dei bacini e dei suoi affluenti, creando le condizioni per le alluvioni che hanno funestato le nostre campagne nei mesi scorsi, per le quali probabilmente nulla sarà chiamata a pagare; cosi è per ACEA, da sempre predatrice della nostra acqua, con importanti servitù per territori a cui negli anni hanno corrisposto ristori minimi ed inadeguati; così sarà per ENEL, che subentra nella gestione dei bacini, se ancora una volta la Regione Lazio farà finta di nulla” dice Costini.
“Eppure le leggi ci sarebbero, come oramai dovrebbe essere ben radicata una cultura di rispetto dell’ambiente, e di controllo dello sfruttamento dello stesso da parte di amministrazioni e politica. Ma altrettanto radicata è l’ignavia delle amministrazioni, sempre molto distratte nel controllo delle attività delle multinazionali, per assurdo le stesse amministrazioni che lamentano scarsità di fondi per la gestione del territorio, e costrette poi ad intervenire quando i danni ambientali conseguenti alla mancata manutenzione devastano le proprie realtà. Area Rieti si augura che almeno i nuovi amministratori di Centrodestra, a partire dal presidente della provincia Mariano Calisse, diventino protagonisti di questa battaglia, che innanzitutto è battaglia di civiltà e di concreta difesa della nostra identità più profonda. Oggi diventa prioritaria l’apertura di un tavolo istituzionale che affronti in modo chiaro la situazione, attraverso il quale le amministrazioni locali chiedano a gran voce che i concessionari svolgano fino in fondo il proprio dovere, restituendo almeno in parte ai territori i grandi guadagni che da essi traggono. La svolta verde di cui tutti si riempiono la bocca, si incardina principalmente sul rispetto innanzitutto di chi nei territori ci vive e ci opera, non servono spot colorati e petalosi, ma interventi seri e costanti in difesa della ricchezza che la natura ci ha consegnato” conclude Costini per Area Rieti.
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