Emergono sempre più dettagli nella vicenda che vede coinvolto un pensionato reatino, ex sottufficiale dell’Esercito, accusato di violenza sessuale ai danni di un 14enne di Tortoreto. L’uomo, che aveva adescato il giovanissimo su Telegram, durante l’udienza di convalida presso il Tribunale di Teramo si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del gip che ha confermato i domiciliari presso una delle case che l’imputato possiede a Tortoreto.
Dopo la convalida è scattato il sequestro dei computer, del cellulare e di un hard disk rinvenuti dai carabinieri all’interno di una delle due abitazioni. A quanto si apprende, dalle prime verifiche sarebbero emerse dal cellulare dell’arrestato diverse fotografie pedopornografiche di minorenni di cui ancora non si conosce l’identità. E della testimonianza del ragazzo, il pensionato avrebbe organizzato sia l’adescamento via social (i primi contatti all’inizio dell’estate) sia l’incontro costringendo il giovanissimo a sottostare alle sua richieste minacciandolo.
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