Fissate le linee guida per l’azione dell’Unità operativa regionale che avrà il compito di lavorare per prevenire future crisi aziendali e delocalizzazioni, per tutelare i livelli di occupazione e per attrarre investimenti verso il Lazio e favorire la sua reindustrializzazione. È stata approvata oggi dalla Giunta Regionale una delibera che mette a punto le “linee guida per l’istituzione e il funzionamento dell’Unità per la Crescita e l’Occupazione della Regione Lazio” del programma Invest in Lazio e che elenca le attività che saranno portate avanti prioritariamente nel quadro del programma e quale sarà la sua governance.
Il provvedimento – presentato dall’assessore al Lavoro e nuovi diritti, Scuola e Formazione, Politiche per la ricostruzione e Personale, Claudio Di Berardino, di concerto con l’assessore allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Start-Up e Innovazione, Paolo Orneli, e con il vicepresidente, Daniele Leodori – fissa le attività cui darà vita prioritariamente il programma “Invest in Lazio” e quale sarà la sua governance. Obiettivo di “Invest in Lazio” è quello di lavorare in modo sistematico per contribuire a prevenire possibili future crisi aziendali o fenomeni di delocalizzazione e per tutelare le attività produttive e i livelli di occupazione, oltre ad attrarre investimenti verso il territorio regionale e favorire la sua reindustrializzazione. Lo strumento è inoltre stato pensato per intervenire in modo veloce per contrastare le difficoltà del mercato del lavoro innescate dalla pandemia.
In dettaglio, la delibera stabilisce delle azioni prioritarie: verranno monitorati i settori economici di attività di tutte le imprese del Lazio (attraverso i dati di bilancio e degli indicatori di andamento e potenziale economico), lo stato di salute delle imprese – anche attraverso il coinvolgimento degli Organismi di composizione delle crisi di impresa istituiti presso ogni Camera di Commercio – e dell’occupazione (grazie alle banche dati pubbliche come quelle di Inps e Istat) per prevenire se possibile e comunque gestire in modo ottimale le possibili crisi aziendali.
Sarà favorito l’insediamento e lo sviluppo di imprese, anche attraverso la promozione di investimenti infrastrutturali nelle aree produttive, di iniziative per la reindustrializzazione e la riconversione industriale, di processi di semplificazione degli iter amministrativi di autorizzazione degli investimenti, lavorando alla mappatura dei siti dismessi, promuovendo azioni di marketing territoriale e l’uso di strumenti come gli Accordi di Insediamento e Sviluppo, i Contratti di Sviluppo, gli Accordi di Programma e gli Accordi per l’Innovazione, sostenendo lo scambio di know-how e il trasferimento tecnologico tra le imprese e il sistema delle Università, della Ricerca e dei Cluster tecnologici e offrendo assistenza tecnica ai Comuni nelle fasi di insediamento delle imprese e per aiutarli a promuovere la loro offerta territoriale;
Verrà messa in campo un’azione per sostenere il radicamento delle imprese, anche attraverso iniziative di sviluppo e qualificazione delle filiere produttive. In particolare, verrà effettuata una mappatura delle imprese multinazionali presenti sul territorio con l’attivazione di un servizio di customer care loro dedicato.
Verrà creato su internet un portale “Invest in Lazio” per contribuire a rafforzare la visibilità internazionale del territorio. Il sito avrà come obiettivo quello di essere un punto informativo per la condivisione delle normative e degli incentivi nazionali e locali e per l’orientamento tra gli strumenti agevolativi a supporto degli investimenti e dell’occupazione. Inoltre fornirà servizi di assistenza agli investitori in ogni fase dell’insediamento e costituirà una vetrina dell’offerta del territorio e uno strumento per la sua promozione.
Per la realizzazione di queste prime attività vengono stanziati in tutto 4 milioni di euro (2 di fondi del Por-Fesr e 2 del Por-Fse, programmazione 2021-2027) Per quanto riguarda la governance dell’Unità per la Crescita e l’Occupazione, il provvedimento stabilisce che le sue linee di indirizzo sono stabilite da Presidenza, Vicepresidenza, Assessorato allo Sviluppo Economico e Assessorato al Lavoro della Regione Lazio; i due Assessorati, poi, costituiscono la Cabina di Coordinamento che interagirà con le parti sociali e le Camere di Commercio, mentre la gestione operativa dell’Unità è affidata alle Direzioni Regionali per lo Sviluppo Economico e per il Lavoro e Formazione, alle Autorità di Gestione dei fondi Fse e Fesr, a Lazio Innova e all’Osservatorio dell’Agenzia Spazio Lavoro.
Per l’assessore Di Berardino “troppo spesso siamo chiamati a intervenire in situazioni di crisi avviate. Soprattutto in questo momento storico, invece, è fondamentale intervenire in tempo utile prima della crisi conclamata e mettendo a disposizione delle aziende in difficoltà tutti gli strumenti utili per rimanere competitive sul mercato e salvaguardare i posti di lavoro. Grazie alla nuova struttura, potranno essere gestite in modo più organico le politiche del lavoro e dello sviluppo, mettendo a sistema tutti gli strumenti per la tenuta occupazionale e la crescita. Per la fase della ripartenza sono molte le misure messe in campo, a cominciare dal Piano delle Politiche attive dedicato a sostegno dell’occupazione delle categorie più fragili e delle imprese in difficoltà. Queste misure dovranno essere messe a sistema e in grado di creare una ‘rete di tenuta’ in caso di bisogno. Anche per questo la stretta sinergia tra assessorati costituisce un elemento strategico. I dati degli ultimi anni testimoniamo la ripresa economica nella nostra Regione ma non ci possiamo accontentare e vogliamo fare di più, sfruttando ogni occasione e potenzialità per consolidare i risultati ottenuti e continuare a crescere”.
“Manteniamo un impegno preso – ha dichiarato l’assessore Orneli – _quello di strutturare l’azione a sostegno dell’attrazione degli investimenti, mettendo a sistema gli strumenti che la Regione ha messo in campo e che si arricchiranno di nuove misure a valere sulla nuova programmazione.” “Abbiamo voluto dare un carattere condiviso alla governance di queste misure, coinvolgendo le parti sociali, l’Impresa e il Lavoro, consapevoli che la sfida per un territorio come il Lazio, che ha le carte in regola per essere una destinazione di rilievo nell’economia globale di oggi, è quella di radicare sempre di più attività produttive ad alto valore aggiunto, frutto di innovazione tecnologica e lavoro di qualità”, ha concluso.
“Invest in Lazio – ha aggiunto il vicepresidente Leodori – è un programma strutturato, con target precisi e strategie condivise e con una governance fortemente operativa. Il nostro obiettivo è quello di lavorare su tutto il territorio al fine di prevenire crisi aziendali o fenomeni, fin troppo frequenti, di delocalizzazione, promuovere occupazione e come sempre attirare nuovi investimenti, con un occhio rivolto a quelle aree del Lazio che più di altre hanno sofferto la crisi economica di questi mesi. È un programma con il quale vogliamo offrire maggiore visibilità, anche a livello internazionale, a una Regione, la nostra, con grandi potenzialità, con un tessuto economico e imprenditoriale sano e vivace e in grado di raccogliere qualsiasi sfida. In questa fase di ripartenza dobbiamo mettere le nostre aziende nelle condizioni di tornare a correre e provvedimenti come questi sono certamente di grande aiuto”.
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