(di Christian Diociaiuti – foto di Riccardo Fabi) Quelle che iniziano domani con la cerimonia d’apertura delle 13 italiane (Tokyo avanti 7 ore, occhio) saranno Olimpiadi particolari. In pandemia, in ritardo di un anno, poco accettate dai giapponesi che temono la risalita dei contagi (ma non si vaccinano). Per noi italiani saranno un nuovo modo per sentirsi uniti. E Rieti ci sarà. Con il nuoto e la rinata Martina Caramignoli. E poi con “mamma” atletica. I velocisti e staffettisti Davide Re, Matteo Galvan, Mariabenedicta Chigbolu, con l’astista Roberta Bruni. Perfino con la bulgara Ivet Lalova-Collio. E coi tecnici Chiara Milardi, Gianni Tozzi e Roberto Bonomi. Saranno le nostre Olimpiadi.
Oggi online su RietiLife focus sulla spedizione reatina dell’atletica e sui tecnici e su Martina Caramignoli impegnata nel nuoto.
Con RietiLife Free Press, oggi, due pagine dedicate a chi porterà Rieti a Tokyo. Ecco dove trovare il Free Press. Speciale a cura di Christian Diociaiuti con le foto di Riccardo Fabi.
DA RIETI A TOKYO – CONOSCIAMOLI
ROBERTA BRUNI (Carabinieri) – ASTA
Segnatevi le ore 12.20 del 2 agosto: Roberta Bruni cerca la qualificazione per la finale dell’asta. Primatista italiana (record siglato a Rieti) con 4,70, vuole giocarsi anche la finale prevista il 5 agosto alla stessa ora accanto alle più forti del mondo. Atleta dei Carabinieri, 27 anni, allenata dal reatino Riccardo Balloni, Bruni è alla prima Olimpiade, ma a Napoli ha vinto un’Universiade. Cresciuta nella Studentesca, oltre a portarci Rieti a Tokyo, ci porta (di nuovo) il rossoblù, colori con i quali ha vinto tutto. In passato sono partiti altri ex Studentesca come Patrizia Spuri, Angelo Cipolloni, Emiliano Pizzoli, Massimiliano Donati, Andrew Howe e Maria Enrica Spacca.
MARIA BENEDICTA CHIGBOLU (Esercito)- 4×400 E MISTA
Romana di Torrevecchia, compie 32 anni il 27 luglio. Le candeline le spegne a Tokyo, convocata per le staffette. Benedicta Chigbolu, portacolori dell’Esercito, ha Rieti nel cuore da 9 anni e già nel 2016 al Guidobaldi preparò altri Giochi, quelli di Rio. Gli stessi che le regalarono, con Libania Grenot, Ayo Folorunso e la reatina Maria Enrica Spacca, il record italiano della 4×400 e il sesto posto, nell’anno del bronzo europeo, sempre in staffetta. Una specialista delle staffette, Chigbolu ha un personale sui 400 di 51.67 ma quest’anno è rimasta sui 52.60, terza prestazione stagionale in Italia.
MATTEO GALVAN (Fiamme Gialle) – 4X400 E MISTA
Già primatista italiano dei 400 metri prima di Davide Re, col record siglato nel 2016 ai Tricolori Assoluti di Rieti in 45.12, compirà 33 anni il 24 agosto. Matteo Galvan è alla seconda Olimpiade della sua carriera: l’atleta delle Fiamme Gialle è stato an che a Rio, ha corso i 200. Vicentino, vive e si allena a Rieti dal 2013. Qui, inoltre, nel 2014 ha stabilito la miglior prestazione dei 300 (distanza spuria) in 32.01 (togliendola a Pietro Mennea) prima del record italiano dei 400 che ha migliorato il 45.19 di Andrea Barberi che resisteva da quasi 10 anni. Aspetterà la chiamata per le staffette: la 4×400 mista c’è il 30 luglio (batteria 14.35) e poi il 31 l’eventuale finale (alle 14.35). Le 4×400 il 6 e 7 agosto.
DAVIDE RE (Fiamme Gialle) – 400 E 4X400
Sua Maestà, Davide Re. Una annata in cui si rialza da un infortunio. Un perfezionista, che studia ogni sua mossa e quella degli altri: “Sto bene, sono carico”. La sveglia sempre più in anticipo per dribblare il contraccolpo del fuso orario, gli allenamenti nel caldo della “sua” Rieti (è ligure, nato a Milano, studia a Torino, laureando in Medicina e mastro di sci) ha forgiato i suoi 400 pensando alle temperature alte di Tokyo. Il finanziere si presenta da primatista italiano con 44.77: 1° agosto alle 3.45 italiane corre le batterie. Eventuale semifinale il giorno dopo alle 13.05 e finale per le 14 del 5 agosto. Sì, la finale è possibile. E poi le staffette: di sicuro corre quella maschile.