“A Rieti ormai da tempo è in corso il Festival dell’incapacità e dell’approssimazione con gli amministratori di destra di Comune e Provincia che fanno a gara per conquistare l’ignominioso premio. L’ennesimo incredibile capitolo di questa gara al ribasso è quella che dovrebbe essere una pista ciclabile alla fine di viale Maraini e dietro l’aeroporto. Dovrebbe essere, perché i nostri amministratori di destra così l’hanno pomposamente appellata nei loro comunicati e nei loro post sui social, anche se per chi ci imbatte è più facile scambiarla per una pista delle macchinine come quelle che da piccoli si disegnava sull’asfalto sotto casa con i gessetti: stretta in alcuni punti in barba al buon senso e anche al codice della strada, che finisce in faccia ad un albero in un altro punto, oppure che va ad invadere senza alcuna logica marciapiedi e spazi normalmente a servizio dei cittadini” scrive il Pd di Rieti.
“Realizzare una pista ciclabile a Rieti è una splendida idea, tant’è che il centrosinistra su lungimirante iniziativa dell’allora presidente della Provincia Fabio Melilli, la fece oltre 10 anni fa, però bisogna farla bene rispettando norme e standard ben precisi: non si può andare su Google Maps e disegnare un percorso sullo schermo dello smartphone per realizzarla, soprattutto se negli ultimi anni la destra ha affidato la riqualificazione dei principali viali reatini a persone (persone e non professionisti che hanno studiato e sono abilitati per farlo) senza titoli e senza preparazione specifica che, come nel caso di viale Maraini, hanno pensato un progetto che seppur gradevole si è dimostrato, e oggi ne abbiamo la drammatica riprova, non funzionale alle esigenze della città” continua il Pd.
“A Rieti c’è bisogno di serietà e competenza non di amministratori improvvisati che promettono di costruire scuole gratuitamente, che non riescono ad aprire un ascensore dopo 4 anni e che scarabocchiano un foglio di carta cercando di spacciarlo per una pista ciclabile” conclude il Pd.
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