“Un Corpo di militari distinti per buona condotta e saggezza, chiamati Corpo dei Carabinieri Reali (…) allo scopo di contribuire sempre più alla maggiore prosperità dello Stato, che non può essere disgiunta dalla protezione e difesa dei buoni e fedeli Sudditi nostri, e della punizione dei colpevoli” (preambolo alle Regie Patenti).
L’Arma dei Carabinieri nasce il 13 luglio 1814, quando Vittorio Emanuele I, sovrano del Regno Sardo-Piemontese, con la promulgazione delle Regie Patenti, istituì a Torino il Corpo dei Carabinieri Reali. Si trattava di una novità assoluta: un’istituzione con la duplice funzione della difesa dello Stato e della tutela della sicurezza pubblica, quale organismo di polizia con speciali doveri e prerogative. Quel Corpo di soldati d’élite, armati di carabina, per questo chiamati Carabinieri, che aveva la peculiarità di essere capillarmente diffuso su tutto il territorio, a stretto contatto con la popolazione.
Sin dalle origini, quindi, la natura di forza di polizia a status militare e la vocazione alla vicinanza alle comunità hanno caratterizzato il successo dei Carabinieri nelle loro attività al servizio dei cittadini, in Italia e all’estero. L’istituzione del Corpo dei Carabinieri Reali significava creare una forza, sul modello della Gendarmeria, costituita da uomini a piedi e a cavallo, capace di mantenere il controllo della sicurezza interna dello stato e dei cittadini, nonché l’ordine pubblico. Il Re rifiutò comunque la denominazione di Gendarmeria, perché gli ricordava l’occupazione francese del suo stato, accettò invece quella di Carabinieri Reali. Nel novembre del 1815 la forza del corpo venne portata a 1200 uomini di cui 490 a piedi e 610 a cavallo, con 100 ufficiali. Il 15 ottobre 1816 la forza veniva portata a 2068 uomini inclusi gli ufficiali, gli uomini erano ripartiti in 6 divisioni, 19 compagnie, 33 luogotenenze, 355 stazioni. Da questo momento il corpo acquista una sua propria fisionomia che lo rendeva inconfondibile. Il 1 ottobre 1820 veniva pubblicato il primo regolamento dei carabinieri, il manuale trattava anche delle scorte d’onore e di sicurezza da effettuare per i membri della famiglia reale. I Carabinieri avevano una bella uniforme turchina, guarnita di alamari d’argento, e indossavano un cappello a due punte, chiamato popolarmente “lucerna” (QUI), con un pennacchio, dal 1833, blu e rosso: colori ancor oggi ricorrenti nella simbologia dell’Arma, non solo nelle uniformi, ma anche nello stemma araldico e nelle livree delle moto e delle auto di servizio.
Il blu rappresenta la nobiltà dell’Istituzione, il valore militare, la fedeltà, la giustizia, l’amor di patria, mentre il rosso l’audacia, il coraggio, il sacrificio. Tale uniforme, nelle sue linee generali, è tuttora indossata per cerimonie di particolare solennità. L’Arma dei Carabinieri è stata partecipe di tutti i mutamenti del Paese, quale insostituibile presidio “della pubblica e privata sicurezza”, come si legge nella premessa ai 16 articoli delle Regie Patenti, e ne ha affrontato i momenti difficili, talora drammatici, seguendo sempre un percorso fatto di fedeltà alle Istituzioni e di servizio alla collettività. Un servizio testimoniato dalle 48 ricompense alla Bandiera e dalle migliaia di decorazioni individuali, che trova conferma nel termine con il quale comunemente l’Arma viene identificata: “La Benemerita”. La fedeltà è sempre stata una caratteristica dell’Arma dei Carabinieri. Il suo motto araldico è “Nei Secoli Fedele”, divenuto ufficiale nel maggio del 1932. Nel 1935 nasce il primo stemma araldico dell’Arma dei Carabinieri, che successivamente ha conosciuto altre quattro versioni, l’ultima delle quali, quella del 2002, recupera tutti gli elementi delle precedenti, quasi a sottolineare la continuità istituzionale nella storia. Alla fedeltà, ancora, sono ispirate la marcia d’ordinanza “La Fedelissima” e la celeste Patrona, Maria “Virgo Fidelis”, alla quale Sua Santità Pio XII, nel 1949, scelse di affidare i Carabinieri, fissandone la ricorrenza al 21 novembre, giorno della ricorrenza della battaglia di Culqualber combattuta in Abissinia, attuale Etiopia, dal 6 agosto al 21 novembre 1941 fra italiani e britannici. L’anniversario di fondazione dell’Istituzione, invece, si festeggia il 5 giugno, data di concessione, nel 1920, della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Bandiera.
Foto: Carabinieri ©