Riceviamo e pubblichiamo la lettera di ringraziamento ai medici del De Lellis da parte di alcuni nostri lettori: “Siamo i genitori di Aurelio, un bimbo di quasi un anno. Vogliamo condividere la nostra esperienza, testimone di quanto la nostra Sanità locale (nello specifico il Reparto di Pediatria dell’ospedale San Camillo De Lellis) sappia proficuamente esprimersi in termini di eccellenza e di buona sanità. Tutto ha inizio il 3 marzo. Il piccolo Aurelio, in serata, inizia a dare di stomaco in maniera incoercibile. Allarmati per i numerosi e ravvicinati episodi ci siamo recati al Pronto Soccorso per gli accertamenti del caso. Parametri nella norma, ricovero per continuare a tenere il bimbo in osservazione e infine dimissioni il giorno seguente a seguito della completa remissione sintomatologica”.
“Con grande spavento – prosegue la lettera – e senza una vera e propria spiegazione clinica di quanto accaduto, torniamo a casa nella speranza di non rivivere mai più quegli istanti di sgomento. Tuttavia, il 23 marzo, sempre di sera il bambino inizia nuovamente a vomitare senza sosta. Di nuovo la corsa in ospedale e ancora una volta analisi e controlli di routine. Esattamente come la prima volta la situazione sembra risolversi spontaneamente. Trascorriamo anche la notte sotto osservazione e l’indomani, il dott. De Martinis, primario del reparto di Pediatria dell’ospedale San Camillo De Lellis, in maniera molto scrupolosa e professionale decide di non dimettere più Aurelio, come il normale protocollo avrebbe richiesto, ma di continuare con le indagini diagnostiche nella speranza di trovare una spiegazione a quella condizione tanto penosa. Risultato: occlusione intestinale in atto a causa di un volvolo in un tratto dell’intestino. D’urgenza, e sempre sotto l’attenta supervisione del dott. De Martinis, il piccolo Aurelio viene trasportato presso il Policlinico Agostino Gemelli per una presa in carico ancora più approfondita e attraverso cui si è potuto scoprire il problema di nostro figlio, una rara e grave condizione intestinale da monitorare e tenere sotto controllo quotidianamente. Con immensa stima, affetto e gratitudine vogliamo ringraziare l’intera equipe del reparto di Pediatria di Rieti, che con attenzione, scrupolosità e tanto cuore ha contribuito in maniera determinante al raggiungimento di questo risultato. Vi saremo sempre grati, consapevoli che le parole non potranno mai rendere il grado di riconoscenza che nutriamo nei vostri confronti”.
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