Palmerini (Uil): “Al De Lellis la sanità che ci piace, dico grazie al personale dell’ospedale”

“Una storia come tante. Un tranquillo pomeriggio che si trasforma in emergenza. Erano le sei di sabato scorso quando sono arrivato in ambulanza al pronto soccorso De Lellis, frastornato, dopo aver perso coscienza a seguito di un incidente. Mi è stato assegnato subito un codice arancione. E poi sono stato affidato alle cure del magnifico personale del reparto OBI. Sin dal primo momento, ho avuto intorno persone, donne e uomini in camice, dottori, infermieri, soccorritori, e tirocinanti che mi hanno rassicurato, visitato e fatto sentire al riparo. Adesso va meglio, molto meglio. Sono tornato alla vita di tutti i giorni e il peggio è alle spalle”. Lo scrive Marco Palmerini, della Uil di Rieti sulla pagina Facebook del sindacato di viale Matteucci.

“Nella mia ultraventennale attività sindacale – si legge nel racconto di Palmerini – ho avuto spesso modo di affrontare i problemi del personale sanitario, ma apprezzare in prima persona le capacità professionali e le doti umane di chi ogni giorno al De Lellis, come in altre migliaia di strutture sanitarie italiane, aiuta le persone in difficoltà, lascia un segno indelebile, lascia la consapevolezza di essere riconoscente a vita. Questa è la sanità pubblica che ci piace, quella che ha resistito ai tagli delle politiche degli ultimi venti anni e che ha dimostrato il suo ruolo centrale durante questo lungo periodo di emergenza sanitaria causata dalla pandemia”.

“A tutti loro – conclude Palmerini – oggi desidero dedicare un pensiero speciale, perché loro sono lavoratori e lavoratrici speciali, che non si risparmiano, che oltre alla competenza non dimenticano di dispensare forti dosi di umanità a chi per un motivo o per l’altro si può trovare appeso al filo della vita”.

Foto: Uil Rieti ©

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