Il Pd con Mezzetti scrive a Cicchetti: “Hai governato alla giornata, siamo retrocessi”. E rilancia le primarie

Il gruppo consiliare del Partito Democratico del Comune di Rieti con una lettera aperta firmata dal capogruppo Alessandro Mezzetti ha scritto al sindaco Antonio Cicchetti. Pubblichiamo la lettera integrale. 

Caro Sindaco Cicchetti, e come disse qualcuno in sala consiliare Cara Giunta,

manca poco meno di un anno al termine della tua ennesima esperienza a capo di questa città. Molteplici furono le promesse che ti accompagnarono ad una vittoria ai tempi supplementari con una rovesciata all’ultimo minuto. 

In te aveva nutrito speranza metà città più cento voti e la storia ti riconsegnò la fascia di primo cittadino. L’altra metà meno cento aveva scelto il proseguimento di un’esperienza di Centrosinistra che forse si era spinta troppo verso un cambiamento non capito fino in fondo da una città mediamente di provincia poco incline al cambiamento. 

Al di là dei proclami e da una consiliatura ormai al capolinea si può affermare che le politiche comunali non hanno certamente fatto crescere questa nostra città. 

Senza dubbio il Covid non ha aiutato la partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica, ma mai come in questi cinque anni il popolo è stato distante dal palazzo comunale. 

Fino a quando i consigli comunali si tenevano in presenza, si contavano sulle dita di una mano i cittadini che venivano ad ascoltarci. Con l’emergenza epidemiologica sembra essere diventato un parlarci tra noi consiglieri di maggioranza e minoranza che nessuno ha ascoltato e questo ha attenuato il malessere verso questa Giunta intenta a salvare la faccia, con un gioco di rimessa più tipico da catenacciari dell’ultima ora che da giovani rampolli da lanciare. 

Ma veniamo alle questioni.

Il centro storico, con le piazze completamente rinnovate grazie ai finanziamenti regionali dalle precedenti amministrazioni, è diventato, malgrado il tentativo estremo di far transitare fino in piazza le auto, un priveè vuoto, senza passaggio, senza un’idea di rilancio turistico-ricettivo, senza una calendarizzazione di eventi, animato soltanto il sabato sera. A proposito di turismo ci sarebbe da fare un monumento a chi ancora, rischiando di suo, porta gente nella nostra terra.

Vien da se che,  se il centro storico vive una condizione di depressione, i quartieri e le frazioni di questa città si trovano abbandonate con i servizi minimi che sono diventati una concessione su segnalazione, a volte anche ripetuta. A volte è fortunato il cittadino che ha un “amico in Comune”;

Sarebbe stato interessante in questi anni, quantomeno parlare delle aree ex industriali, l’ex Snia e l’ex Zuccherificio dove l’erba e gli animali si sono di nuovo impossessati degli spazi. Peccato che sono in fondo al   viale più caratteristico della città e non nella piana reatina. Ma sono lì. Tali e quali, con un po’ di degrado in più.

Sull’università ne hanno già parlato in tanti. Una mia riflessione allungherebbe l’elenco delle incompiute.

Inutile dire l’eredità lasciata dalla precedente amministrazione sul Rieti 2020 e il Parco circolare diffuso.

Il lavoro, grande tema delle aree interne, è un optional e le crisi aziendali sono meno di prima soltanto perché non c’è quasi rimasto più nulla da chiudere.

Dunque, la tua amministrazione, al netto dei fuochi d’artificio dell’ultimo anno, passerà alla storia per aver venduto le farmacie comunali per fare cassa e aver avviato una spietata lottizzazione delle Porrara, sempre a colpi di maggioranza, non senza intoppi tra voi e senza una vera discussione sulle questioni, spesso giocando a nascondino. Come nel caso del sottopasso di viale Maraini, prima annunciato, poi ritirato, poi contestato, giustamente.

Simpatico, per non dire patetico il rimando delle colpe a Zingaretti, quando magari era la Regione a mancare, facendo leva sul suo doppio ruolo da segretario nazionale del mio partito e presidente della Regione Lazio.

Caro Sindaco Cicchetti, questa consiliatura in cui ti sei cimentato non ha fatto crescere la città, né la tua classe dirigente, sempre nascosta dalla tua ingombrante presenza.

Siamo retrocessi, senza un’idea, senza un programma, senza una visione futura. Si è governato alla giornata e la sommatoria di questi quattro anni (più uno) porta ad un risultato scontato ed impietoso. 

Rieti soffre ed è in affanno e né tu né il centrodestra si è sporcato le mani a tutelare la nostra città e i suoi cittadini, spesso lasciati soli.
Vengo da una tradizione politica, culturale e formativa in cui si previene il danno, in cui si immagina il futuro, in cui si costruisce un’idea di città il più condivisa possibile e si lavora affinché l’interesse collettivo non sia la somma di tanti piccoli interessi individuali. 

Per questo credo che non soltanto il centrosinistra, ma anche le tante associazioni culturali, civiche, sportive di questa città debbano necessariamente trovarsi per poter scegliere insieme a quale futuro dovrà appartenere questa città. 

Io sarò dalla parte di chi non si arrende, con coloro che preferiscono guardare la luna e non il dito che troppo spesso è stata la rovina di questa nostra città. 

Gruppo consiliare Partito Democratico Comune di Rieti 

Il capogruppo Alessandro Mezzetti

Foto: RietiLife ©

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