Palazzo Dosi, dal 1° luglio per entrare alle mostre non serve più la prenotazione

Dal primo luglio non sarà più necessaria la prenotazione per visitare le mostre di Palazzo Dosi: Strada facendo, il lungo viaggio del carro di Eretum, allestita al piano terra con la scenografica ricostruzione del corredo funerario del potente principe sabino e Oltre una sorte avversa, l’arte di Amatrice e Accumoli dal terremoto alla rinascita, che si snoda nelle stanze del piano nobile. Due mostre promosse dalla Fondazione Varrone, in collaborazione e con la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e della provincia di Rieti.

Aperte a maggio, le esposizioni hanno avuto un alto e costante numero di visitatori nonostante le restrizioni imposte dalle misure anti-Covid, prima fra tutti l’obbligo di prenotare l’accesso almeno 24 ore prima della visita. Ora che questo limite viene meno sarà possibile anche ai tanti turisti in transito in città visitare due mostre che rimandano a due poli fondanti del territorio: l’antica Sabina, madre di Roma, prodiga di vestigia archeologiche e la valle amatriciana, zona di confine, nella storia duramente segnata dai terremoti. Resta comunque necessario il rispetto del contingentamento degli ingressi: tre persone alla volta per visitare la mostra sul carro di Eretum, otto persone alla volta per visitare la mostra su Amatrice e Accumoli, con un intervallo di 15 minuti tra un accesso e l’altro. Le mostre sono aperte tutti i giorni dal martedì alla domenica dalle 17 alle 20. L’ingresso è gratuito.

Foto: Gianluca VANNICELLI ©

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