Alessandro Giuliani nuovo general manager Sebastiani: “Qui progetto di alto livello”. Real lavora per titolo di A2| FOTO

Foto: Gianluca VANNICELLI ©

(di Christian Diociaiuti) La Real Sebastiani a pochi giorni dal ko ai playoff, riparte con la stagione. Guardando ambiziosamente al futuro anche perché “io voglio la Serie A1” dice patron Roberto Pietropaoli. Il primo tassello nella rimessa in marcia dell’amarantoceleste della palla a spicchi è l’ingaggio del nuovo General Manager, Alessandro Giuliani. “Lo prendiamo per avere coraggio per inseguire un sogno” aggiunge Pietropaoli.

“Guardando a quanto accade in giro – dice Giuliani – e un vanto vedere che un club come la Sebastiani voglia partire da una figura professionale. E poi, nessuno in Italia, vanta un posto come #CasaReal. Sono qui da martedì e dico che già questo è un biglietto da visita pazzesco. Mi sono reso conto che questa società non invidia nulla a chi è in A. E tornare a Rieti è un di più. In un’altra squadra di B non sono andato. Sono legato a molte persone in questa città, un piacere. Non sono qui per la coratella o perché è bella la città. Ma è il progetto è di alto livello. Per A e A2 ci vuole squadra solida – dice – la passione della gente, fortuna. Al lavoro per un allenatore di livello, così come il roster. Partendo da un roster di B. È quello che abbiamo”.

“Giuliani non ha bisogno di presentazioni – dice Pietropaoli – Ha scritto una pagina di storia del basket a Rieti con Lardo e Papalia. Per un progetto vincente serve gente vincente e competente. Qualcosa di buono l’abbiamo fatto, anche se siamo andati a Roma senza vedere il Papa. L’idea era di salire. Ma abbiano miglior quoziente vittorie/sconfitte. Abbiamo riportato una finale di Coppa Italia dopo 17 anni a Rieti. Ma se vuoi fare bene devi prendere persone che sappiano gestire. Io voglio la A1, non ci prendiamo in giro. Giuliani starà con noi 3 anni, questo dice molto”. E sul titolo di A2? “La trattativa per la A2 c’è, con chi non lo dico. Ho dato mandato, sui tempi non so dire. Io smanio”.

E su PalaSojourner e Npc, Pietropaoli dice: “Dire qualcosa sulla Npc? La guerra non l’ha voluta Pietropaoli. Non posso che essere contento se si abbassasero i toni. Ho dovuto nominare avvocato per monitorare quanto dicevano sul mio conto i tifosi Npc. Il PalaSojourner non è di Cattani. Deve restituire le chiavi a Calisse. Si può fare economia di scala. Alternarsi per gare e allenamenti. Si metterebbe una pietra su tutto. Peppe fa il suo progetto, Roberto fa il suo. Io sono disponibile domani a dare esclusiva gratuita alla tv di Cattani, ma lui consegni le chiavi. Sennò non c’è accordo. Non esistono padroni e inquilini. Ho ingoiato m… sotto ogni aspetto quest’anno, sportivo ed economico. È Cattani che ha rancore con me, non ho mai tifato contro. Peppe faccia il primo passo. La Npc ha fatto un abuso col PalaSojourner. O si fa la pace, o si fa la guerra, con denunce, con Finanza e Procura. Io e Peppe per una squadra unica? Siamo incompatibili. Siamo abituati entrambi a comandare. Si sfascia dopo 2 mesi”.

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