(di Federico Ducco – da RietiLife Free Press) Dopo sette anni la scuola infermieri di Palazzo San Rufo potrebbe tornare ad accogliere gli studenti che intendono intraprendere questa professione. La diocesi di Rieti sta lavorando al progetto di “rinverdire una scuola che rappresentava il fiore all’occhiello di Rieti” come ha tenuto a precisare il vescovo Domenico Pompili, in occasione della giornata degli infermieri. “Bisogna continuare ad investire in questa figura anche alla luce di quanto accaduto con la pandemia e con l’emergenza sanitaria, rinverdendo una tradizione presente in città da tempo: la scuola per infermieri professionali delle figlie di San Camillo che stiamo cercando, d’intesa con Asl, con il Gemelli e con le istituzioni locali di far tornare”.
Nelle parole del vescovo la determinazione di riuscire nell’intento che ridarebbe lustro alla città. Gli ultimi infermieri ad uscire dallo storico istituto delle Figlie di San Camillo, sono stati quelli del 2014 con l’esaurimento dell’ultimo triennio. Quindi la scuola con sede a Palazzo San Rufo dopo 45 anni di servizio chiuse i battenti, non per mancanza di studenti (nonostante l’avvio dei corsi di scienze infermieristiche della Sabina Universitas) ma perché l’istituto non poteva più sostenere i costi universitari decentrati che ammontavano a oltre 200mila euro l’anno. Inutili gli appelli lanciati alle istituzioni locali dalla superiora per evitare la chiusura e salvare anche cinque posti di lavoro.
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