(da RietiLife Free Press)La Fiera Mondiale del Peperoncino è pronta a ripartire. Segnatevi le date: 1-5 settembre. Dopo lo stop dello scorso anno – con l’organizzazione che si è dovuta, suo malgrado, piegare alla situazione epidemiologica, pur pronta a proporre l’evento – che ha ottenuto il riconoscimento di evento “internazionale” recentemente, ha rimesso in moto la macchina a pieno regime.
“La location? Il centro città – risponde il numero uno dell’evento, Livio Rositani – mi batterò per questo, ma devo dire che pure negli incontri informali avuti con le istituzioni, non ho trovato ostacoli. Con la consapevolezza che il trend legato alla pandemia sia questo e non ci siano brutte sorprese. Dovessero esserci, ho un piano B. Che non svelo”. La zona bianche e il via alle restrizioni non legano troppo le mani all’organizzazione. Al massimo sarà da contingentare l’accesso alla zona conferenze, misurare la temperatura, acquisire il green pass.
La Fiera del peperoncino è pronta a proporre un ricco calendario di spettacoli (“Siamo in contatto con agenti di artisti importanti” dice Rositani) ma vuole essere anche un punto d’incontro politico: “Ogni giorno sarà dedicato ai maggiori partiti – dice il patron della manifestazione – vogliamo capire con ministri, sottosegretari e istituzioni, il destino del nostro territorio e quale direzione prenderà la quota di Recovery Fund destinata al Reatino”. E gli espositori? “La risposta è eccezionale, come sempre – conclude Rositani – purtroppo a qualcuno dobbiamo anche rinunciare. Mentre altri, causa pandemia, sono nei guai: qualcuno è fallito o si è indebitato. Per loro non è una situazione facile. La nostra Fiera sia momento di ripartenza”.
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