Nella giornata di domenica 20 giugno si è svolta la conviviale della Delegazione di Rieti insieme agli amici della Delegazione di Ascoli Piceno, per i quali è stato predisposto un menù tipicamente reatino.
Gli Accademici Ascolani, guidati dl Delegato Vittorio Ricci, sono giunti con un pulmino poco prima del pranzo e si sono intrattenuti fino alle 18 in quanto è stata colta l’occasione per visitare la mostra “Oltre una sorte avversa. L’arte di Amatrice e Accumoli, dal terremoto alla rinascita”, allestita dalla Fondazione Varrone, che comprende una selezione di dipinti, sculture, arredi sacri, reperti e documenti, provenienti dalle rovine di palazzi, chiese e strutture religiose, cittadine e rurali, del territorio amatriciano e accumulese, danneggiate o distrutte dal sisma del 2016, presentate per la prima volta al pubblico restaurate.
La valenza simbolica della mostra è stata l’occasione, oltre che per ricordare l’intervento dell’Accademia in occasione del sisma, per la Delegazione ascolana di svolgere, in questa occasione, la conviviale della ripartenza. Per la Delegazione reatina si è trattato invece della seconda conviviale dopo la ripresa delle riunioni.
Durante la visita della mostra gli Accademici sono stati raggiunti dal Vescovo di Rieti, Monsignor Domenico Pompili, che svolge anche la funzione di Amministratore Apostolico di Ascoli Piceno.
Il Delegato di Rieti, Francesco Maria Palomba ed il Delegato di Ascoli Piceno, Vittorio Ricci, nel loro indirizzo di saluto hanno anche ventilato la possibilità di un futuro gemellaggio tra le due Delegazioni.
Venendo alla conviviale, tenutasi presso la trattoria “La botte”, situata all’interno delle mura cittadine, la cuoca Carla in cucina si è espressa al meglio, facendo gustare le specialità della terra reatina e Giuseppe tra i tavoli si è comportato da perfetto padrone di casa, facendo sentire a proprio agio gli ospiti e raccogliendo unanime apprezzamento. Menzione speciale per l’insalata di nervetti, la coratella ed i pizzicotti. Ottimi i vini di Casale del Giglio, considerato un produttore locale, stante le origini amatriciane del titolare.
Le funzioni di simposiarca sono state svolte dal Delegato di Rieti il quale ha illustrato il menù scelto, spiegando i piatti e la loro realizzazione.
Questo il menù: Affettati misti con pizze fritte; insalata di nervetti; fagioli con le cotiche e coratella; crostini ai fegatini di pollo; fregnacce ai funghi porcini; pizzicotti al sugo di pomodoro con maggiorana; polpettone alla reatina; agnello alla cacciatora; cicoria ripassata; zuppa Inglese. Vini Satrico Casale del Giglio e Petit Verdot Casale del Giglio.
Foto: RietiLife ©