Il volume “Prevenzione e ricostruzione sismica: ricerche e metodi”, ha diversi pregi, a partire dall’alto profilo degli autori, che ringrazio assieme all’associazione Radici Accumolesi per aver organizzato questo incontro. Quello che come amministratore apprezzo maggiormente del testo è l’approccio pluridisciplinare seguito, nonché la definizione di un programma che preveda assieme una doppia esigenza: recupero e prevenzione. Questo approccio, come Regione Lazio, lo abbiamo seguito da subito. La nostra ricostruzione, rispetto ad esempio alle scelte fatte a seguito del terremoto de L’Aquila, è una ricostruzione in loco ma differente da come era prima.
Oltre a questo, abbiamo deciso di spingere al massimo gli interventi conservativi aggiungendo, nei progetti di recupero e restauro, regole ferree in materia di prevenzione sismica. In un’ottica di qualità e proiettando le scelte al futuro, questo ci permette la ricostruzione di centri storici di valore, che possono tornare ad essere anche apprezzate mete turistiche. La ricostruzione materiale, naturalmente, non è la nostra unica preoccupazione.
Da subito siamo intervenuti per sostenere le attività imprenditoriali, il lavoro e i lavoratori, per dare continuità ai servizi: scuole, sanità, collegamenti viari. Abbiamo investito risorse per il turismo e per la cultura, che consideriamo architravi immateriali di una comunità viva. La ripartenza di questo territorio rappresenta una sfida più che mai urgente. Nell’area del cratere il COVID ha aggiunto ulteriori problematiche Nella ricostruzione pubblica ad oggi, sono stati finanziati complessivamente oltre 350 interventi per 298 mln di euro. Ben 161 in carico come soggetto attuatore all’Ufficio Speciale regionale per la Ricostruzione. Tra le opere che riguardano Accumoli cito quelle di urbanizzazione nella frazione Collespada o antidissesto idrogeologico.
Risorse e progetti hanno visto un’accelerazione consistente grazie all’impegno dell’attuale commissario Giuseppe Legnini, che colgo l’occasione per ringraziare per il suo approccio concreto e fattivo, sempre volto a dare soluzioni ai problemi.
Nella prossima cabina di coordinamento sisma approveremo l’ordinanza Accumoli contenente il programma straordinario della ricostruzione definendo un opportuno elenco delle ulteriori opere da realizzare e le relative stazioni appaltanti, inoltre stiamo definendo in questi giorni i contenuti progettuali del contratto istituzionale di sviluppo, capace di intervenire sullo sviluppo economico sociale e occupazionale anche di questo territorio.
Non ultimo, ribadisco quello che spesso dico in occasione degli incontri col territorio: le nostre porte sono sempre aperte. Lo dico alle istituzioni, alle associazioni, ai singoli cittadini. I nostri interventi non vogliono mai essere calati dall’alto. Al contrario, crediamo che voi dobbiate essere i protagonisti della vostra rinascita. Condividere progetti e idee è il primo passo per riappropriarsi di questi luoghi e per tenerli vivi”.
Così Claudio Di Berardino assessore al Lavoro, Formazione e Politiche per la ricostruzione della Regione Lazio.
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