Un episodio gravissimo accaduto lunedì scorso in un condominio a Rieti e che ha come vittima di un’inaudita violenza non solo un animale, che è stato brutalmente ucciso, ma anche la persona che lo accudiva, che è stata minacciata più volte pubblicamente. Un efferato gesto, verso un animale indifeso, denunciato subito sia dalle persone interessate sia da LNDC Animal Protection, che sta seguendo la vicenda. La gattina massacrata si chiamava Pilucca ed era arrivata nei pressi del condominio di case dell’Ater, a Rieti, circa cinque anni fa. Era stata ben accolta da tutti, aveva la sua cuccia nel giardino ed era una presenza discreta ormai abituale nella zona e tra i condomini, che si erano affezionati a lei.
“L’altra mattina intorno alle 12 – spiega Emanuela Bignami, referente randagismo Lazio e responsabile della sezione LNDC Animal Protection di Ostia che ha seguito da subito la vicenda – la signora che accudiva Pilucca è rientrata a casa e la gattina, come spesso faceva, era uscita dalla sua cuccia in cortile per salutarla, dopo di che è rientrata a casa e, nel giro di mezz’ora, è riscesa per dare da mangiare alla piccola, trovandola così, morente, davanti al garage, con il cranio fracassato e il sangue ovunque, compreso sulla macchina e sulla porta del garage della signora. Ha esalato l’ultimo respiro davanti a lei. Sappiamo che nei giorni passati c’erano stati momenti di alta tensione con un uomo che abita in una palazzina accanto, proprietario di un cane”.
“Il problema con l’uomo – spiega Alessandro, figlio della signora, che si è occupato di denunciare l’accaduto ai Carabinieri Forestali di Rieti e cha ha riportato tutti i fatti nella denuncia – si è creato perché l’uomo lasciava libero il suo cane quando lo portava fuori nel giardino condominiale e, quest’ultimo, attaccava la gattina. Mia madre gli aveva gentilmente chiesto più volte di tenerlo legato visto che il giardino era uno spazio di tutti ma soprattutto perché attaccava e spaventava Pilucca. Ma lui più volte, e davanti a diversi testimoni, ha inveito su di lei minacciandola di percosse e intimandola che le avrebbe ammazzato il gatto“.
Il crimine è stato subito denunciato ai Carabinieri Forestali di Rieti, arrivati sul posto immediatamente, sia dai diretti interessati sia da LNDC Animal Protection, che ha subito preso contatto con la famiglia per sostenerla e affiancarla nel cercare giustizia. I Forestali hanno preso il corpo del gatto per portarlo all’ASL e fare i primi accertamenti per morte violenta e l’autopsia.
“Purtroppo non abbiamo la prova di chi abbia ridotto in questo modo la nostra adorata Pilucca – aggiunge affranto Alessandro – La nostra denuncia è espressamente contro questa persona per le minacce pubbliche che ha fatto verso mia madre, mentre per la gattina non abbiamo potuto fare lo stesso e siamo stati costretti a fare una denuncia contro ignoti, così come LNDC che ci sta supportando. L’ultima volta che mia madre gli ha chiesto di tenere legato il cane quando usciva nel giardino condominiale lui ha risposto che faceva come voleva. Tutto l’accaduto è a verbale, abbiamo diversi testimoni, è una persona pericolosa, mia madre vive sola, quella gattina era preziosa per lei”.
L’ufficio legale di LNDC Animal Protection farà tutto il possibile perché chi ha commesso questo reato possa presto essere punito adeguatamente. “Le pene per reati contro gli animali sono troppo blande, vanno inasprite senza attendere ancora – spiega Piera Rosati presidente LNDC – La persona che ha ucciso il gatto è pericolosa anche per gli altri esseri umani, massacrare in questo modo un gatto non è così lontano da fare una cosa analoga a una persona. Persone come queste devono andare in galera ed essere rieducate per potere vivere di nuovo in una società civile senza mettere a rischio altri esseri viventi”.
Foto: RietiLife ©