Torna lo Junior Open Day che a Rieti raddoppia: vaccinazioni giovani 12-16 anni sabato e domenica all’ospedale e a Passo Corese

Dopo il successo ottenuto domenica scorsa, con la somministrazione di 204 dosi di vaccino ai giovanissimi di età tra i 12 e i 16 anni, torna sabato e domenica prossimi lo Junior Open Day della Asl di Rieti che per l’occasione raddoppia, proponendo la somministrazione del vaccino Pfizer presso l’Ospedale provinciale de’ Lellis e il Poliambulatorio di Passo Corese, in sabina.

Al de’ Lellis di Rieti sarà possibile vaccinare i giovani della fascia di età 12 anni (già compiuti) e 16 anni (nati 2009 – 2005) sabato 12 giugno dalle ore 13:00 alle ore 19:00 e domenica 13 giugno dalle ore 9:00 alle ore 19:00 (Area prelievi, ingresso Medicina Fisica e Riabilitativa, blocco 2, piano -1).

Al Poliambulatorio Asl Rieti di Passo Corese invece, sarà possibile vaccinare i giovani della fascia di età 12 anni (già compiuti) e 16 anni (nati 2009 – 2005) sabato 12 giugno dalle ore 9:30 alle ore 16:30 e domenica 13 giugno dalle ore 9:00 alle ore 14:00 (via Giuseppe Garibaldi, n.17).

Le prenotazioni, fino ad esaurimento della disponibilità, partiranno domani, giovedì 10 giugno, alle ore 18:00. Le prenotazioni dovranno necessariamente essere guidate da uno dei 2 genitori o da chi ne fa le veci, sul sito di prenotazione regionale nella apposita card dedicata.

Prenotazioni sul link

Ulteriori informazioni sul link

Foto: RietiLife ©

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1 Commento

  1. Ho 19 anni e non credo mi vaccinerò.
    Il Covid19 è una malattia che può essere mortale unicamente per coloro che hanno patologie pregresse e una età in prevalenza superiore ai 70 anni.
    Da studente, mi stupisce come le varie testate nazionali e locali non facciano alcun dibattito sul fatto che si tratta di una sperimentazione su soggetti per i quali questa malattia è molto meno di una influenza, dato che si evidenzia in modo del tutto asintomatico su noi giovani, mentra la normale influenza quantomeno causa febbre e tosse.
    Ancor più mi stupisco che le testate nazionali o locali, sia su carta che online, non si prendano la briga di interistare studiosi e scienziati che la pensano diversamente. Insomma: che fine ha fatto il giornalismo?