Foto: Riccardo FABI ©
(di Christian Diociaiuti da RietiLife Free Press) Sì, è l’estate buona. Ce lo sentiamo. La pandemia ha lasciato il sistema economico nazionale e del territorio – già gravato dal peso di una crisi pluriennale – con diversi buchi. Dove però Rieti può far nascere un’opportunità.
La foto – realizzata in centro – che vi mostriamo è l’emblema, forse più dei proclami politici e dei manifesti. Una giovane francese, ieri, è transitata in città accompagnata da un mulo sulle orme di San Francesco, verso Roma. Si è fermata a parlare con i reatini, a ristorarsi. Forse, chissà, se non aveva la tenda ha soggiornato, di certo ha mangiato, in qualche attività del territorio. Magari ha ricaricato il telefono, ha comprato una mappa, una bibita. È il simbolo massimo di quel turismo fatto di natura, distanza e spiritualità (sacra o profana) di cui Rieti può godere a piene mani e che è stata la fortuna dell’anno scorso (numeri pazzeschi per il Reatino).