“Mi chiamo Alfredo Rauco, 62 anni e sono stato ricoverato per Covid con insufficienza respiratoria grave e polmonite correlata, dal giorno 26.04.2021 al giorno 26.05.2021, i primi due giorni in terapia sub-intensiva poi nel reparto Rianimazione Covid e successivamente trasferito nel reparto COVID2 MURG dell’ospedale San Camillo de Lellis di Rieti”: è un lettore a scrivere a RietiLife.
“Sono stato sempre molto scrupoloso nell’uso costante della mascherina, nel lavaggio continuo delle mani oltre che nell’uso costante dei vari gel disinfettanti, eppure mi sono infettato! Dopo un leggero mal di gola il mio medico curante ha deciso di farmi effettuare un tampone che il giorno 20.04.2021 è risultato positivo così come quello effettuato dalla mia compagnia il giorno successivo. Entrambi siamo stati subito sottoposti alle cure domiciliari previste dal mio medico curante Dott. Maurizio Rosati (anche se mi rimane difficile chiamarlo Dottore vista l’amicizia veramente fraterna che ci lega da una vita). Il giorno 26 Aprile le mie condizioni si sono aggravate a tal punto da richiedere l’intervento dei medici dell’ Uscad ed il successivo ricovero” scrive il lettore.
“Scrivo questa mia lettera spinto da un doveroso, profondo e sincero sentimento di stima e di riconoscenza nei confronti di tutto il personale ospedaliero: operatori socio sanitari, infermieri e medici. Troppo spesso la nostra attenzione è accesa su casi di malasanità ma è fondamentale anche ricordare l’impegno, le capacità, la professionalità e soprattutto L’UMANITA’ di tutto il personale citato che si è prodigato a tutte le ore per alleviare gli inevitabili disagi della malattia sempre con cortesia e con il sorriso. Non posso non citare i nomi di quelle persone che sono state i miei “angeli custodi” (scusandomi sin d’ora con tutti per eventuali errori e/o omissioni). Operatori Socio Sanitari: Michela Micheli; Enrica Sabetta, Katia Bufalini, Angela Tenerelli, Maila, Claudia Angelini. Infermieri: Luca Panunzi, Marco, Matteo ed un particolare ringraziamento ad Anna Buzzi, sorella di una amichetta di mia figlia, che ho visto crescere e diventare infermiera e che è stata l’anello di collegamento iniziale ed indispensabile tra me ed i miei familiari è stata il nostro piccolo “raggio di sole” in un periodo tanto buio. Ringrazio sentitamente tutti i Dottori dei reparti di Terapia Intensiva Covid- Sub Intensiva COVID e MURG COVID 2 perché grazie alle loro cure sono potuto finalmente tornare a casa e riabbracciare la mia famiglia” continua il lettore.
“Ed infine non posso non citare colui che costantemente come “un angelo custode” ha seguito l’evoluzione della situazione sanitaria mia e della mia famiglia appartenente al servizio Sisp della Asl di Rieti: Gianluca per noi diventato, pur non avendolo mai conosciuto, un componente della nostra famiglia. Un grazie dal profondo del cuore per quello che siete e ciò che fate quotidianamente! Siete stati eccezionali! Con doverosa riconoscenza. Alfredo RAUCO” si chiude la lettera.
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