Foto: Massimo RENZI ©
Ieri, lunedì 31 maggio 2021 nella Cattedrale di Santa Maria in Rieti, c’è stata la celebrazione dell’80° anniversario del transito del Venerabile Massimo Rinaldi. A presiedere il sacro rito, al quale è stata legata anche la festa della Madonna del Popolo, il Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, concelebranti Mons. Domenico Pompili (Vescovo di Rieti), Padre Leonir Chiarello (Superiore Generale dei Missionari di San Carlo-Scalabriniani, congregazione cui appartenne il Rinaldi), Mons. Giovanni Maceroni (presidente dell’Istituto storico intitolato al Venerabile).
Massimo Rinaldi, figlio di ortolani, presbitero reatino, fu Missionario dal 1900 al 1910 in terra brasiliana, nel Rio Grande do Sul; tornato in Italia fu direttore del periodico L’Emigrato Italiano e ricoprì gli incarichi di Procuratore ed Economo Generale degli Scalabriniani prima della nomina a Vescovo di Rieti nell’agosto 1924. Resse la cattedra di San Probo fino alla sua morte che avvenne la sera del 31 maggio 1941 presso la casa generalizia scalabriniana di via Calandrelli a Roma (che proprio lui volle edificata durante l’incarico di economo). Sempre dalla parte degli ultimi, dei poveri e degli emarginati, la fama di santità di Massimo Rinaldi fu ampia e consolidata già in vita. Nel 1991, per volontà del Vescovo Giuseppe Molinari, si aprì il processo di canonizzazione che nel 2005 vide un primo compimento con la dichiarazione unanime di Venerabilità ad opera di Papa Benedetto XVI. Unanimemente considerato come l’autentico secondo fondatore della sua congregazione, il ministero episcopale a Rieti di Massimo Rinaldi suggellò le sue scelte di missionarietà evangelica senza infingimenti, cosciente di come davvero la missione venga a noi in ogni epoca.
Al termine della celebrazione, per volere della Giunta Municipale, nella via Massimo Rinaldi (che costeggia il Palazzo della Provincia di Rieti) scoperta la nuova targa di intitolazione della strada.