(di Emiliano Grillotti – direttore di RietiLife) La domanda è semplice e diretta: perché? Perché il verde pubblico di questa città è malcurato quando va bene e non curato in molte altre situazioni?
Capiamo tutti che è la stagione dove l’erba cresce, ci mancherebbe altro, ma qual è il vero motivo che lascia nell’incuria ogni spazio verde della città (se ne salvano pochi), ogni parco pubblico (non gestito da privati), ogni bordo strada dei quartieri più popolosi di Rieti?
Ci arrivano decine e decine di segnalazioni di incuria, di spazi sporchi, di aree tenute molto male, ma noi, non convinti, abbiamo fatto un giro per verificare e la situazione questa è. Mancano operai? È possibile. Manca organizzazione? È possibile. Manca la regìa di un assessorato poco presente? È possibile. Incuria, degrado e sporcizia: è questo ciò i cittadini vogliono? È così drammatico ed utopistico organizzare ad inizio stagione un lavoro più frequente, migliore e più attivo per risolvere questo problema? Siamo in una piccola città, e l’assessorato competente o altri responsabili potrebbero tranquillamente rendere, e mantenere, le aree in questione come un piccolo gioiello, senza affanni senza arrivare sempre dopo la centesima segnalazione. Anche perché, è notizia di pochi giorni fa, Rieti per il verde “pro capite” è tra le prime città d’Italia. Beh, se contiamo anche quello non curato, forse potremmo essere al vertice.
Il nostro verde pubblico lascia a desiderare, quando invece dovrebbe essere il primo biglietto da visita per i cittadini e per chi viene da fuori. No, non bastano le solite risposte con frasi fatte: “l’erba cresce”, “gli operai sono pochi”, “stiamo facendo tutto il possibile”, “a breve interverremo…”. Allora la mia domanda, fatta in apertura, non vuole avere risposte scritte né verbali. Alla mia domanda ci aspettiamo tutti di avere come risposta la risoluzione del problema. Uno dei tanti problemi a cui la politica, ops, l’amministrazione, deve dare risposta nei fatti. “Fatti, non pugnette” declamava l’assessore di Roncofritto Superiore, Palmiro Cangini. Chissà, forse con lui sarebbe tutto meno confuso.
Foto: RietiLife ©
Pienamente d’accordo con quanto riportato nell’articolo, ogni anno si presenta la stessa situazione, bisogna continuamente fare segnalazioni per ottenere qualche risultato. Il mio caso e’ emblematico. Abito a Campoloniano lungo la Terminillese, di fronte al mio palazzo c’e’ un’area verde abbandonata che l’attuale assessore comunale si ostina a considerare privata, e quindi da non manutenere. Con la precedente Amministrazione era stato invece appurato che la zona era sotto il controllo comunale, il risultato e’ che nel mezzo del quartiere da qualche anno si e’ formata una giungla, con relativi animali. C’e’ qualcuno che sa come risolvere il problema?
Aggiornamento sulla precedente segnalazione. Stamane la squadra addetta alla pulizia del verde ha ripulito i bordi stradali lungo la Terminillese, ma solo i bordi. Ad una mia osservazione riguardo l’adiacente giungla urbana lungo il bordo stradale, mi e’ stato risposto che non ci sono direttive al riguardo. Congratulazioni assessore, la sua caparbietà’ non ha limiti.