Il Questore: “Contro droga e problemi giovanili in città serve l’aiuto di tutti”. Di Lorenzo alla Rana parla di immigrazione, stupefacenti, furti e violenza sulle donne

(di Giacomo Pasquetti) “Si lavora per preservare questa città dall’illegalità e lasciarla in una bolla di sicurezza che, però, in alcuni casi, è solo apparente”. Così Maria Luisa Di Lorenzo, Questore di Rieti a “La Rana nel Pozzo”, trasmissione condotta dal direttore di RietiLife Emiliano Grillotti, già disponibile su RietiLife Tv e sui social. Di Lorenzo è nel Reatino da poco più di un anno come massima autorità in tema di sicurezza, ma si è già trovata a fare i conti con un territorio in un cui,  nonostante l’apparente “tranquillità”, non mancano situazioni difficili da tenere sotto controllo. “Raffrontando la situazione di Rieti con quella di altre città, è impossibile non affermare che essa sia tra le più vivibili. Sottotraccia, però, serpeggia la problematica dello spaccio”, legata a doppio filo, secondo il Questore, a quella delle “risse che si sono intensificate negli scorsi mesi”.

A complicare il tutto, la pandemia. Elemento critico che ha inciso sia sulla diminuzione dei reati predatori, sia sull’aumento del traffico di stupefacenti. “Ben 24 arresti nell’ultimo anno, sia di Reatini che extracomunitari”, afferma Di Lorenzo “ma comunichiamo con le Questure limitrofe e Roma, per estendere la nostra rete”. Oltre alle droghe più leggere, anche cocaina ed eroina cominciano purtroppo a far capolino. Da qui l’appello: “Da soli non possiamo farcela – dice il Questore – serve l’aiuto e la cooperazione fra tutte le istituzioni. Siamo andati nelle scuole per mettere in guardia i ragazzi, ma devono farlo anche insegnanti e famiglie”. Da qui il problema delle risse e liti fra adolescenti, che trovano origine in logiche come quella del “branco”. Modi di ragionare da cui i giovani possono sottrarsi grazie alla giusta educazione.

Per quanto concerne il fenomeno dell’immigrazione, Di Lorenzo – dati alla mano – tranquillizza: “La presenza degli extracomunitari, poiché una parte di loro delinque, crea insicurezza nel cittadino. Tuttavia a Rieti ospitiamo solo il 2% degli extracomunitari del Lazio”. La partita si gioca, piuttosto, sull’irregolarità della loro presenza nel territorio e sui ricoveri che Rieti mette loro a disposizione: “Per regolamentarli serve maggiore cooperazione dall’alto. Per quanto concerne gli spazi concessi dal Comune, invece, gli extracomunitari sono poco propensi a farne utilizzo”. Il Questore chiude l’intervista ringraziando tutte le Forze dell’Ordine e facendo esplicito riferimento agli episodi di violenza sulle donne: “Hanno visto un incremento durante il lockdown. Ma dall’altra parte le stesse donne cominciano a far sentire la loro voce, abbiamo emanate numerose misure cautelari per contrastare anche questo fenomeno. Le cose stanno cambiando”.

Foto: RietiLife ©

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