(di Federico Ducco – da RietiLife Free Press) Treni bimodali nuovi di zecca ma che già portano un discreto ritardo. Infatti slitta dal primo quadrimestre all’autunno prossimo la scadenza per dotare Rieti di una rete di treni più veloci. La pandemia ha rallentato i lavori, ma l’impegno a detta dell’assessore regionale ai Lavori pubblici, Mauro Alessandri, verrà rispettato. Un argomento che tiene a cuore anche il consigliere regionale Fabio Refrigeri che ha spesso incalzato il suo collega di partito sulle tempistiche necessarie perché il collegamento ferroviario veloce con Roma via Terni, attraverso i treni bimodali, diventi realtà.
Dei treni bimodali si parla da anni ma è nel 2019 che la Regione, attraverso il presidente Nicola Zingaretti, ha chiesto a Trenitalia tre treni bimodali diesel-elettrico per la Rieti-Terni-Roma, costruiti presso le officine ferroviarie di Pistoia per un investimento complessivo di quasi 80 milioni. La data di consegna ha alimentato, come di consueto, qualche polemica, proprio a fine 2019, tra lo stesso Refrigeri e il consigliere con delega ai Trasporti del Comune di Rieti, Moreno Imperatori, il quale aveva contestato al primo l’annuncio dell’arrivo dei tre treni nella primavera seguente, quella cioè del 2020. In questo anno e mezzo si è parlato anche dell’ammodernamento del percorso tra Rieti e Terni con la riduzione della percorrenza a poco più di un’ora, una circostanza che migliorerebbe la vita di chi quotidianamente si sposta con il treno; la stessa direzione verso cui si muovono i treni bimodali, quella di garantire un collegamento più veloce con Roma. I pendolari, per ora, aspettano e sperano.
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