“Apprendiamo dalla stampa che alcune Associazioni di tutela e sostegno alle persone con disabilità, chiedono il ripristino del monte ore del Servizio Educativo Domiciliare e che chiedono di partecipare attivamente alla elaborazione del Piano Sociale di Zona 2021/2023 del Consorzio Sociale Ri1. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà alle persone con disabilità e in genere alle persone fragili per le quali ci siamo ampiamente battuti in questi anni perché le Istituzioni adeguassero il sistema dei servizi alla persona alle normative di Legge nazionali e regionali”: è quanto dichiara in una nota CittadinanzAttiva Rieti.
“Ci auguriamo – sottolineano dall’associazione – che le suddette associazioni e anche altre che operano sul territorio, riescano in rete insieme a noi e alle altre associazioni di tutela dei diritti, di Volontariato e Promozione Sociale a realizzare con le Istituzioni locali la rete integrata dei servizi Socio Sanitari. Che porti ad una presa in carico globale dell’intero nucleo familiare, con la formulazione dei Progetti di Vita per le persone con disabilità/disagio/fragilità, con il pieno coinvolgimento dei familiari stessi, del gruppo sociale di prossimità e degli ‘Attori Sociali’ comunque organizzati. Il problema delle persone con disabilità/disagio/fragilità non è la somma delle varie prestazioni erogate, ma la definizione di un percorso sanitario, abilitativo/riabilitativo, sociale, di studio, di lavoro, di tempo libero, di poter vivere una sessualità sana e serena, di inclusione sociale ad oggi ancora drammaticamente loro negati”.
E concludono: “Risparmiare soldi tagliando e riducendo servizi alle persone non fa che aumentare i problemi individuali e sociali con conseguente ‘cronicizzazione’ e aggravamento delle criticità ed inevitabile aumento dei costi assistenziali nel medio lungo periodo, questo modo di gestire i problemi deve finire e la strada la indicano/impongono le numerose normative di Legge in materia puntualmente disattese Noi ci siamo! E speriamo vivamente di poter rompere tutti insieme quel muro di gomma che fino ad oggi ci siamo trovati davanti riguardo il rispetto dei diritti dei ‘diversi’ rivendicando la diversità; tutte le diversità come ricchezza e non come minaccia”.
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