«Per il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti oggi Amatrice “risorge” grazie ad un’ordinanza commissariale che permetterà di operare in deroga, come è stato fatto con il ponte di Genova. Esattamente quello che io (e non solo io), chiedo da ormai quasi 5 anni. Sembra ieri, eppure sono passati 15 mesi, da quando tutto il Pd, allora guidato proprio da Zingaretti bocciò in parlamento gli emendamenti che davano il via alla stessa procedura, peraltro approvati all’unanimità dal “suo” Consiglio Regionale, condannando terre distrutte a una proroga della desolazione. Vale il detto “meglio tardi che mai”, i toni trionfalistici sono però fuori luogo, le terre abbandonate per 5 anni non dimenticano».
Così in una nota Sergio Pirozzi, consigliere regionale del Lazio e responsabile nazionale emergenze e prevenzione grandi rischi di Fratelli d’Italia.
Foto: RietiLife ©