“Area Rieti plaude all’iniziativa della commissione servizi sociali del Comune di Rieti e della sua presidente Morena De Marco, che ha voluto dedicare una propria riunione all’emergenza tossicodipendenza nella nostra città”: lo scrive Area Rieti.
“I dati riportati dal responsabile del Serd della ASL Rieti hanno avvalorato quello che era un dato facilmente ipotizzabile leggendo il rapporto degli interventi delle forze dell’ordine, che negli ultimi mesi hanno visto moltiplicare gli arresti di spacciatori, piccoli e grandi, nella nostra provincia. Aumentano i consumatori, diminuisce drammaticamente l’età dei soggetti interessati, cambiano le sostanze, con un incremento delle droghe sintetiche, più difficili da individuare e devastanti da un punto di vista dei danni che provocano” scrive Costini.
“La politica deve accendere i riflettori su un fenomeno che sta assumendo le caratteristiche di una vera emergenza sociale, aggravata dall’isolamento imposto per la pandemia, e che rischia di falcidiare un’intera generazione, i cui effetti potrebbero compromettere migliaia di ragazzi negli anni a venire. Per questo riteniamo meritoria l’iniziativa della consigliera De Marco, che ha avuto il coraggio di accendere i riflettori, su un fenomeno troppo spesso relegato alla meritoria azione di comunità, volontari e strutture specializzate, che ha invece la necessità di essere posto all’attenzione di famiglie, insegnanti, istituzioni, e che soprattutto deve vedere una forte azione di informazione e prevenzione nei confronti dei giovani e giovanissimi, oggi esposti al rischio della fascinazione della cultura dello sballo, di cui non comprendono fino in fondo le conseguenze” aggiunge Area.
“Non stupisce l’assenza dei consiglieri di sinistra, incapaci di assumere una posizione chiara, aggrovigliati nelle contraddizioni di una identità politica che senza soluzione di continuità alterna rigorismo sulle chiusure in nome della sicurezza sanitaria, e politiche di liberalizzazione delle droghe in nome di una fantomatica libertà di scelta. Non si comprende infatti come per esponenti del PD e della sinistra italiana sia necessario tenere chiuso tutto per contrastare l’epidemia da Covid, invocando la difesa della salute dei cittadini come valore primario, e contemporaneamente, contro tutte le indicazioni che provengono da chi la tossicodipendenza la combatte da sempre, si dichiarano favorevoli alla droga libera. Pensare di affrontare un problema così drammatico, nascondendo la polvere sotto il tappeto, è l’atteggiamento da sempre tenuto da una sinistra che non riesce a trovare una sintesi nella sua cultura contraddittoria. Droga significa sfruttamento dei bambini thailandesi, birmani, del sud est asiatico costretti a lavorare nelle piantagioni di oppio, nei laboratori dei trafficanti, droga significa utilizzo degli immigrati giunti in Europa sui barconi come pusher, droga significano migliaia di giovani trasformati in zombie, e non sarà certo la difesa del diritto allo sballo a impedire che questo circuito infernale devasti le nostre famiglie. Per questo ci auguriamo che questa commissione sia solo il primo passo di una nuova stagione di impegno, in cui politica ed istituzioni affianchino concretamente i tanti volontari che da sempre sono sul campo per arginare il fenomeno” continua Area.
“Combattere la droga non significa solo repressione, non è sufficiente il lodevole impegno degli uomini in divisa, combattere la droga significa combattere la cultura che la sottende, scardinare il mercato di sfruttamento che la sostiene, prevenire ed informare i giovani. Non possiamo permetterci una nuova stagione di zombies che vagano nelle nostre città in cerca di paradisi artificiali con cui nascondere il vuoto spirituale che li assale” conclude Chicco Costini.
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