“In riferimento al nuovo comunicato stampa diffuso questa mattina da Confartigianato Imprese Rieti, ritengo chiudere la polemica sollevata dall’Associazione di categoria spiegando a chi non ha compreso e a chi non vuole capire i seguenti passaggi”: lo dice il commissario della camera di Commercio, Giorgio Cavalli.
” Il ricorso è stato ritirato in quanto la Corte Costituzionale ha rigettato l’eccezione di incostituzionalità sollevata dalla Camera di Commercio di Rieti nel ricorso al Tar per cui il giudizio era inevitabilmente segnato; come si evince dagli atti (e non sulla base di supposizioni), dal momento in cui il Consiglio di Stato ha sospeso le procedure di accorpamento previste dal Decreto ministeriale, la Camera di Commercio di Rieti tornava ad essere regolata dalla vecchia disciplina, quindi era dovere dei precedenti organi camerali, in cui Confartigianato esprimeva rappresentanti sia in consiglio sia in giunta (vicepresidenza), indire le elezioni per il rinnovo delle cariche; Confartigianato Imprese Rieti accusa il Commissario straordinario di aver compiuto una scelta politica nel ritirare il ricorso, per poi cadere in contraddizione quando gli si contesta di non aver coltivato ulteriormente il ricorso per condurre una battaglia politica. Ma il Commissario straordinario è un organo tecnico e non politico, quindi il suo agire doveva e deve conformarsi alla normativa e al principio della razionalizzazione delle spese; infine, qualora la nomina del Commissario straordinario fosse stata ritenuta un atto politico e non tecnicamente previsto dalla norma, la Confartigianato avrebbe potuto entro 60 giorni impugnarla con ricorso davanti al Tar, ricorso che non mi risulta sia stato presentato” dichiara il Commissario Straordinario della Camera di Commercio di Rieti, Giorgio Cavalli.
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