Di seguito una dichiarazione del Consigliere regionale del Lazio, Fabio Refrigeri in merito alle richieste di chiarimento sulla Valutazione di Impatto Ambientale per il progetto del TSM2:
«Come ipotizzabile la Valutazione di Impatto Ambientale sul progetto di rilancio del Terminillo continua ad essere oggetto di acceso dibattito in virtù delle sensibilità e degli interessi che un progetto di tale portata coinvolge. In queste ore gli uffici regionali stanno lavorando per dare una risposta puntuale ai dubbi procedurali sollevati dal Direttore Generale del Ministero della Transizione Ecologica e siamo convinti che riusciranno a dimostrare la bontà e la correttezza del lavoro svolto finora, finalizzato a coniugare un armonioso sviluppo economico con le inderogabili necessità di salvaguardia e protezione del patrimonio ambientale. Finalità queste che sono proprio alla base della valutazione in oggetto che individua come prioritari e inderogabili gli interventi di riqualificazione e recupero dell’impiantistica già esistente: una scelta questa, per chi conosce il Terminillo, fondamentale per ridare immediata dignità e decoro a zone e luoghi della montagna che presentano forti criticità ambientali proprio a causa dello stato di abbandono in cui versano da decenni molti manufatti. Siamo certi che questa interlocuzione con il nuovo Ministro possa aprire un confronto e una collaborazione proficua per la seconda fase del progetto, quella che prevede la realizzazione di nuove infrastrutture, che grazie alla professionalità dei tecnici sia in grado di intercettare anche nuove linee di sviluppo incluse tra quelle indicate del Next Generation EU e magari dare alla stazione turistica montana reatina un orizzonte di sviluppo ben più ampio e duraturo. Uno sviluppo capace di inserirsi nel solco delle politiche di rivalutazione e rilancio delle aree interne di cui il Terminillo, a differenza di altre stazioni sciistiche del Centro Italia realizzate in passato lontano da zone urbanizzate, potrebbe rappresentare una sfida entusiasmante e sicuramente praticabile. Perché dice bene il presidente italiano di Legambiente Stefano Ciafani in una recente intervista a Repubblica che, parlando di energie rinnovabili ma lo stesso discorso si può fare per il Terminillo, denuncia che non si può continuare ad essere ostaggio di un ambientalismo sbagliato o di bizantinismi burocratici “Il paesaggio italiano – afferma – è sempre stato modificato: dagli acquedotti romani, dalle cupole, dalle autostrade. Ci sono cose che vanno fatte bene, ma vanno fatte”».
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