Dagli sforzi del Censis e della Fondazione Varrone è nato il rapporto “Pensare il rilancio del territorio reatino al tempo del Covid 19″. Una vera e propria fotografia di come la pandemia ha cambiato la provincia e i cittadini che la abitano. Per il Censis “Il reatino sorprende in positivo – lo ha detto il curatore del progetto, Francesco Maietta, nel corso della presentazione – Il 29% dei reatini pensa che le cose andranno per il meglio, mentre il 21% ha una propensione alla resilienza. Di contro, oltre all’incremento delle disuguaglianze, vi è incremento del disagio”. Il presidente della provincia di Rieti, Mariano Calisse, ha commentato i dati: “Non mi sorprende la risposta intrisa di ottimismo data dai reatini perché essendo una popolazione abituata a vivere le difficoltà, ha un carattere forte e non si lascia abbandonare alla paura rispetto a questa guerra che stiamo affrontando contro un nemico invisibile. Certo è, che essendo la provincia di Rieti un’area interna che già soffre alcune mancanze, ci devono essere delle azioni politiche per colmarle definitivamente. Mi preoccupa il divario aumentato tra chi sta bene e chi soffre e immagino che tra le persone che hanno più sofferto il momento ci siano coloro che gestiscono le attività commerciali che hanno subìto più chiusure: è per loro che la politica dovrebbe fare sempre di più, per ripartire in sicurezza e in tempi brevi. Da sempre ho intuìto che il nostro territorio avrebbe ben risposto alle misure anti-contagio in quanto offre un distanziamento quasi naturale, e questo ci deve far ben sperare per il prossimo futuro, nell’estate, quando ci dovremo far trovare pronti ai turisti che avranno come meta i nostri territori. Sicuramente l’aspetto sociale ha giocato un ruolo fondamentale e il valore della famiglia nella nostra provincia ha fatto da protezione rispetto ai tanti problemi che ha portato la pandemia. Il territorio provinciale era già afflitto, ben prima del covid da molti problemi, primo fra tutti quello della ricostruzione post sisma. Un problema, quest’ultimo, che non deve mai passare in secondo piano per i danni gravissimi che hanno subito i cittadini delle zone terremotate amplificati da questo ulteriore blocco causato dall’emergenza sanitaria. Una vera ricostruzione diventa ad oggi ancora più importante”. Il Rapporto del Censis è stato stampato dalla Fondazione Varrone in un volumetto di 89 pagine e sarà presto a disposizione del pubblico.
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