Cartografie storiche, affreschi e altri documenti storico-iconografici, tenuti insieme dall’unico tema della raffigurazione della Sabina, in una mostra e in un libro che celebrano il nostro territorio. È l’iniziativa che si terrà lunedì 31 maggio alle ore 16, nella sede dell’Archivio di Stato di Rieti, con l’apertura dell’esposizione “Imago Sabinae” e la presentazione dell’omonimo libro realizzato dal direttore dell’Istituto archivistico reatino, Roberto Lorenzetti, attraverso la promozione dell’Associazione storica per la Sabina e su edizione “Il Formichiere” di Foligno. Inoltre, nell’occasione, il direttore Lorenzetti saluterà amici e colleghi in concomitanza del suo collocamento in quiescenza dal 1 giugno.
La mostra e il volume permettono di percorrere, attraverso documenti cartografici, la storia di quell’area indefinita indicata come regione storica della Sabina e spesso identificata nei limiti attuali della provincia di Rieti. Proprio sulla questione controversa della individuazione del territorio sabino si sviluppano i primi due capitoli del volume per poi addentrarsi in un vasto mosaico di ulteriori fonti storico-iconografiche. Vengono quindi presentate le immagini manoscritte del territorio prodotte per i più svariati motivi, per arrivare alle pregevoli raffigurazioni dei cabrei. Da qui l’attenzione si sposta verso gli affreschi presenti nei palazzi della nobiltà che amava raffigurare i propri possedimenti sui muri delle proprie abitazioni. Un lungo capitolo è dedicato ai viaggiatori stranieri e al modo in cui essi hanno descritto il territorio, soprattutto durante il periodo del grand tour dal quale la Sabina è rimasta ai margini.
Nonostante questo, le ricerche di Roberto Lorenzetti, condotte sulle carte di archivio e quindi nelle collezioni di musei tedeschi, francesi e olandesi, hanno fatto emergere capitoli nuovi e inediti, come quelli delle raffigurazioni sabine di Karl Friedrich Schinkel, Josephus Augustus Knip, Gaspar van Wittel, e Paul Bril. L’intenzione, tutt’altro che velata, di questo volume è quindi quella di rappresentare una vera e propria iconoteca del territorio sabino, pronta a essere utilizzata in una molteplicità di usi conoscitivi.
La mostra, allestita all’interno dell’Istituto, utilizza l’ampia presenza documentaria, di mappe, iconografie, disegni e cabrei dedicati a Rieti e alla Sabina, spesso realizzati da agrimensori e raffiguranti territori, corsi d’acqua e possedimenti di nobili famiglie.
Durante la presentazione del volume, che si svolgerà nel piazzale esterno dell’Istituto nel rispetto delle normative anti-covid, saranno inoltre consegnate le due borse di studio per giovani ricercatori dedicate alla memoria di Ester Leoni Cantaro e a cura dell’Associazione storica per la Sabina.
Per partecipare all’iniziativa occorre prenotarsi entro il 28 maggio, telefonando al numero 0746 204297 o inviando una mail all’indirizzo [email protected]. L’ingresso alle sale avverrà in maniera contingentata e per agevolare gli accessi è possibile scaricare dal sito dell’Archivio il modulo di autocertificazione al link QUI.
L’ingresso alla mostra è gratuito e successivamente all’inaugurazione sarà possibile visitarla fino al 30 luglio 2021 esclusivamente il lunedì e il mercoledì dalle ore 11.30 alle ore 13 e dalle ore 14.30 alle ore 17.
Foto: RietiLife ©