La pandemia frena la crescita delle imprese. E’ quanto emerge della fotografia scattata da Unioncamere – InfoCamere sui dati ufficiali sulla natalità e mortalità delle imprese italiane nel I trimestre 2021. Un rallentamento che si registra anche a livello reatino con 234 nuove iscrizioni al Registro delle Imprese della Camera di Commercio a fronte di 267 cancellazioni, con un saldo quindi negativo di 33 imprese, pari ad un tasso di crescita del -0,21%, con una sofferenza vissuta più dalle imprese individuali (-0,34%) e dalle società di persone (-0,68%) che dalle società di capitali (+0,55%).
“I dati che emergono da Movimprese confermano quanto avevamo preannunciato in occasione dell’ultima rilevazione che per l’anno 2020 segnava un dato apparentemente positivo in merito al quale invitavamo ad una certa cautela visto che molte comunicazioni di chiusura di imprese pervenute al Registro Imprese a fine anno vengono statisticamente conteggiate nel nuovo anno”, commenta il Commissario straordinario della Camera di Commercio di Rieti, Giorgio Cavalli. “Certamente questo è un momento in cui le incertezze superano le certezze – prosegue – ed in questo scenario le istituzioni possono giocare non solo a livello nazionale ma anche a livello locale, in quanto a contatto direttamente con il tessuto imprenditoriale, un ruolo fondamentale nel cogliere e sostenere opportunità di ripresa e nell’avvicinare sempre di più cittadini ed imprese alla pubblica amministrazione”.
A livello nazionale, i dati della fine del mese scorso, a un anno dall’inizio della pandemia, portano a 63mila la stima sulla mancata nascita di imprese da marzo 2020. Le incertezze dello scenario economico, tra attese sull’evoluzione della pandemia e prospettive di rilancio legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), influiscono però anche sulle cancellazioni, in rallentamento. Le iscrizioni tra gennaio e marzo sono state pari a 103.597. Nonostante un timido segnale di rimbalzo, che fa i conti con un primo trimestre 2020 fortemente condizionato dall’avvio della stagione pandemica (con il fermo di ogni attività per l’intero mese di marzo), il bilancio delle iscrizioni che si riscontra confrontando i tredici mesi da inizio marzo 2020 a fine marzo 2021 con il corrispondente periodo collocato al di fuori della pandemia (a cavallo tra il 2018 e il 2019) fa segnare un volume di iscrizioni di nuove imprese stimabile in circa 63mila unità in meno.I dati confermano la forte relazione tra clima di fiducia e natalità delle imprese e rendono evidente il significativo scoraggiamento nell’avviare nuove attività che ha caratterizzato molta parte di questo periodo.
Le cessazioni effettive rilevate nel primo trimestre dell’anno dal Registro delle Imprese sono state pari a 98.491 unità, un dato che, anche sommato alle cancellazioni decise d’ufficio dalle Camere di commercio a seguito di una prolungata inattività delle imprese (di norma non considerato dalle rilevazioni Movimprese), porterebbe tecnicamente il totale delle chiusure complessive a 106.598, confermando la sostanziale stagnazione del saldo tra iscrizioni e cessazioni.
Si tratta comunque di un valore di gran lunga inferiore rispetto alla serie dei primi trimestri degli ultimi dieci anni, tutti sempre chiusi in campo negativo, per cui è ragionevole stimare l’esistenza di una “platea nascosta” di imprese che in altre circostanze avrebbero già chiuso i battenti. Tutti i dati sono disponibili online all’indirizzo QUI dal quale, grazie ad una dashboard interattiva, è da oggi possibile effettuare una navigazione visuale nei dati trimestrali e annuali a partire dal primo trimestre 2009.
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