“Il programma elettorale è la carta fondamentale che dovrebbe guidare le azioni degli eletti che, scelti dagli elettori proprio in base agli obiettivi dichiarati, dovrebbero perseguire, e di cui si dovrebbe rendere conto a fine mandato. Peccato però che tale documento resti pubblicato sui siti istituzionali e finisca molto spesso nel dimenticatoio: per chi volesse confrontare sul portale del Comune di Rieti le linee di mandato con quanto è stato ad oggi di fatto realizzato, potrà prendere atto della circostanza che la quasi totalità dei punti non è stata rispettata. La più evidente criticità si è senza dubbio ravvisata, nella politica di gestione delle risorse umane, contravvenendo palesemente al proposito dichiarato, risultato ad oggi un mero slogan elettorale: ‘Puntiamo a riorganizzare la struttura comunale e valorizzare il personale interno‘. Peccato che i due obiettivi principali di riorganizzare la macchina amministrativa comunale e di valorizzare i dipendenti, racchiusi sotto il titolo di “buona amministrazione”, siano stati totalmente disattesi e che non sia stato affatto applicato il principio economico tanto bistrattato secondo cui un lavoratore contento renda il doppio” lo dicono i consiglieri comunali Andrea Sebastiani, Giosuè Calabrese, Roberto Casanica
“Impossibile rispettare il principio della continuità dell’azione amministrativa a causa delle fuoriuscite continue di Dirigenti, soprattutto in settori strategici quali quello finanziario. Difficile parlare di buona amministrazione e di imparzialità di fronte all’evidente depauperamento di settori tecnici (quali finanziario, urbanistica, polizia municipale) di cui si lamentano evidenti carenze di organico dovute a trasferimenti del personale (a volte seguiti da modifiche dei profili professionali) in altri settori definiti cruciali per “progetti speciali” (chissà quali), talvolta senza pubblicazione di avvisi interni. Di fatto, e gli atti sono consultabili da chiunque, è stata fatta una programmazione del fabbisogno del personale con progressioni economiche verticali previste senza aver dato luogo prima ad una equa ed imparziale ricognizione del personale (come non ricordare la ferma presa di posizione in tale occasione dell’ex Assessora Masotti?), con copertura di posizioni vacanti attraverso il ricorso a nuove assunzioni fatte non per sostituire le numerose posizioni scoperte per pensionamenti ma per riempire le caselle di una pianta organica creata evidentemente per soddisfare bisogni diversi dal corretto funzionamento della macchina amministrativa. Per ciò che concerne le progressioni economiche orizzontali poi, al momento ne hanno beneficiato solo coloro che hanno ricevuto il plauso dei dirigenti (e magari gli stessi che non sono stati messi in ferie forzate durante lo scorso anno maturando nel frattempo anche emolumenti straordinari… del resto si sa, solo alcuni dipendenti sono “indispensabili”)” continuano i consiglieri comunali Andrea Sebastiani, Giosuè Calabrese, Roberto Casanica
“Ad avvalorare le affermazioni di chi scrive, è sufficiente procedere alla lettura delle deliberazioni approvate dalla giunta comunale da fine 2020, in cui sono state autorizzate numerose mobilità e comandi di dipendenti dell’Ente presso altre amministrazioni; come se non bastasse poi con la Deliberazione n. 50 del 6 aprile u.s., sono ben sette i dipendenti, alcuni dei quali apicali, a prendere il volo per migrare altrove. Altri venti hanno presentato domanda di mobilità in uscita per andare a lavorare presso altri enti e sono in attesa di conoscere le determinazioni che verranno assunte dal Comune di appartenenza. Un dato che dovrebbe far riflettere ed indurre la politica a domandarsi i motivi che costringono dipendenti, da anni al servizio dei cittadini reatini, a scegliere di percorrere quasi duecento chilometri al giorno per andarsene a Roma, magari in qualche ministero, rinunciando alla comodità del lavoro sotto casa. Frustrazione? Consapevolezza di non poter essere meritoriamente valorizzati? Gestione approssimativa del personale e delle problematiche che, inevitabilmente, ogni giorno si creano? Tante domande alle quali vorremmo delle risposte. Da ultimo vorremmo ricordare la battaglia intrapresa dall’attuale amministrazione contro la precedente, in merito al discusso “concorsone” per funzionari: chissà cosa penserà chi è stato costretto a prendere servizio in altre sedi leggendo la Deliberazione n. 52 del 6 aprile, con cui è stato concesso il trasferimento temporaneo di un funzionario contabile presso l’Ispettorato Nazionale del Lavoro di Roma a far data dal 12 aprile c.a., per scambiare il rientro di una ex dipendente proveniente dallo stesso ente, dove ha preso servizio solo un anno fa, dopo essere risultata idonea alle prove del fatidico “concorsone”, a cui la Giunta Cicchetti (per legittima scelta) non ha voluto dar seguito? Sicuramente la solerzia dell’Amministrazione per il repentino e fugace “scambio”, è imputabile alla necessità di non lasciare sguarnito il servizio tributi, cardine delle entrate di qualsivoglia comune ma soprattutto di un ente in predissesto come il Comune di Rieti. Ci auguriamo che sia cosi e che la dipendente tornata a casa non venga utilizzata altrove! Visto lo “scambio alla pari” ci lascerebbe basiti un diverso impiego in un settore che con l’ufficio finanziario nulla c’entri. Sarebbe interessante conoscere il pensiero dell’Assessore al Personale al riguardo, sempre che ne sappia qualcosa!” concludono i consiglieri comunali Andrea Sebastiani, Giosuè Calabrese, Roberto Casanica.
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