Alla presenza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi (nella foto mentre passa in rassegna il picchetto d’onore), nella mattinata di ieri si è svolta la cerimonia di avvicendamento fra il Generale di Corpo d’Armata Ciro D’Angelo e il Generale di Divisione Antonio Pietro Marzo, subentrante nella carica di Comandante delle Unità forestali, ambientali e agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri.
La cerimonia si è svolta presso la Scuola Forestale Carabinieri di Cittaducale (RI), istituto dedicato alla formazione specialistica e all’aggiornamento professionale del personale nei settori forestale, ambientale e agroalimentare. A fare gli onori di casa ovviamente il Generale di Brigata Donato Monaco Comandante della Scuola.
Il Generale di Corpo d’Armata Ciro D’Angelo lascia il Comando assunto il 23 luglio 2019 e dopo 46 anni, cessa il servizio attivo nell’Arma. Nella sua lunga carriera militare ha retto prestigiosi incarichi in tutte le Organizzazioni dell’Arma tra i quali Comandante della Compagnia di Taranto, dei Comandi Provinciali di Latina e Bologna, del Comando della Legione Lombardia, della Divisione Unità Specializzate, oltre ad aver ricoperto delicati incarichi al Comando Generale dell’Arma quale Capo Ufficio e Capo Reparto nonché quello di Comandante delle Scuole dell’Arma.
Il Generale di Divisione Antonio Pietro Marzo, fino ad oggi Capo di Stato Maggiore del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari, raccoglie l’eredità del nuovo comparto dell’Arma che opera in difesa del patrimonio ambientale, della biodiversità e del paesaggio. 62enne, ha frequentato la Scuola Militare Nunziatella di Napoli e quindi l’Accademia Militare di Modena, ha quindi ricoperto gli incarichi di Comandante delle Compagnie Carabinieri di Pisticci e di Genova – Portoria, Comandante Provinciale di Cosenza e Siena, Comandante della Legione Umbria, Comandante dell’8° Battaglione Carabinieri “Lazio” ed altri delicati incarichi come Capo Ufficio e Capo Reparto presso il Comando Generale e il Ministero dell’Interno.
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