Riceviamo e pubblichiamo una lettera di ringraziamento.
Nei giorni scorsi sono stato sottoposto ad un intervento chirurgico presso “l’Ospedale S. Camillo De Lellis di Rieti” Con la presente vorrei comunicare alcune considerazioni riguardo gli aspetti professionali ed umani del personale medico ed infermieristico che si è occupato di me (e dei miei familiari) durante il periodo di degenza.
In un periodo in cui l’opinione pubblica tende a porre l’accento soprattutto agli aspetti negativi della sanità, io vorrei ‘spezzare una lancia’ in favore di coloro che riportano in alto gli standard qualitativi delle professioni sanitarie.
Le capacità professionali tecniche-chirurgiche di alto livello dimostrate, la facile accessibilità nei rapporti con il personale medico, la disponibilità costante nel fornire spiegazioni e nel preoccuparsi di aggiornare me ed i miei familiari sull’evoluzione dell’intervento, hanno reso questa mia degenza sicuramente serena.
In particolare sottolineo i miei più sentiti ringraziamenti al Professor Giuseppe Maria Ettorre, al Dottor Calisesi, Dott.ssa Abruzzese e a tutta la sua équipe, a tutto il personale della sala operatoria, agli anestesisti, al personale della Radiologia e dell’ Oncologia per le loro doti umane, quelle che fanno di un medico ‘un bravo medico’ e una persona speciale.
Altrettanti ringraziamenti vorrei porre al personale infermieristico ed ausiliario per la loro sensibilità, la solarità e l’empatia da parte del personale addetto all’assistenza, essi hanno saputo rendere la degenza ed i problemi legati ad essa più leggeri e sopportabili.
Affidarsi con fiducia a chi si deve occupare della nostra salute rende tutto meno doloroso, meno preoccupante e l’evoluzione in positivo più probabile. Sentirsi una persona e non un numero è molto importante e determinante. Sono certo che in futuro saranno curati ancora questi aspetti, che fanno la differenza e permettono di mettere sempre più in risalto il concetto di salute, espressione di benessere fisico, psichico e spirituale di ogni individuo.
Grazie ancora a voi tutti, Mario Fazi
Foto: RietiLife ©