(di Christian Diociaiuti) Il Lazio martedì passerà in zona arancione dalla zona rossa nella quale si trova. Un giorno più tardi rispetto al preventivato per un tecnicismo dell’ordinanza del Ministero della Salute (lo spieghiamo QUI). Ieri, la Regione, in merito all’eventuale passaggio in arancione aveva annunciato che “gli asili nido, le materne, le scuole elementari e le medie riapriranno con le attività in presenza. Per quanto riguarda le superiori, queste rimarranno chiuse continuando ad assicurare la didattica a distanza. La decisione riguarda le giornate antecedenti le vacanze di Pasqua, cioè il 29, 30 e 31 marzo e sarà formalizzata nelle prossime ore con un’ordinanza regionale a firma del Presidente della Regione Lazio”. Detto che, dunque, lunedì 29 non è incluso (perché il Lazio sarebbe ancora rosso, come vuole l’ordinanza di Speranza), si sarebbe tornati a scuola (asilo, elementari e medie) solo martedì e mercoledì, 30 e 31.
Ma al momento, il sindaco di Rieti Antonio Cicchetti, anche sulla base di alcune richieste di dirigenti scolastici della città, sta valutando se firmare un’ordinanza che lasci i bambini e i ragazzi a casa nelle due giornate di lezione prima delle vacanze di Pasqua. È in corso in queste ore l’ascolto dei vari dirigenti scolastici e tra stasera e domattina verrà ufficializzata la decisione, quella di chiudere le scuole per i due giorni prima di Pasqua, che non sembra in alcun modo remota. Già ufficiale, invece, la chiusura della Sisti e dell’asilo Borgo Santa Lucia (non della Minervini): il sindaco Cicchetti, in virtù dei lavori in corso nell’istituto, ha reputato di tenere chiuse queste scuole per favorire gli interventi e garantire la sicurezza di studenti, docenti e operatori di ogni tipo.
Dal 6 aprile, cioè alla ripresa dopo Pasqua, secondo quanto affermato oggi da Draghi, torneranno tutti a scuola in presenza ad eccezione di seconda media, terza media e tutte le classi degli istituti superiori, che proseguirebbero in dad. Cambieranno, quindi, le regole delle zone arancione e rossa: la decisione sarà inclusa nel prossimo Dpcm che sostituirà quello in scadenza e relativo alla Pasqua (3,4 e 5 oltre che giorni di festa saranno in rosso per tutta Italia).
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