“In seguito ad un incontro avuto questa mattina con il direttore regionale di Banca Intesa, Pierluigi Monceri, e la struttura territoriale dell’istituto, ad emergere è stato sicuramente il forte disappunto del comune davanti a una possibile chiusura della filiale del Capoluogo”: lo dice il sindaco di Cittaducale, Leonardo Ranalli.
“Ripercorrendo le moltissime ragioni per le quali non possiamo permetterci un ulteriore depauperamento di servizi nella nostra area, che ricordo rientrare nel Cratere Simico del Centro Italia, i rappresentanti del gruppo bancario hanno esternato le dinamiche in evoluzione dell’intero sistema difendendo, in qualche modo, le azioni messe in campo nel Paese. Non condividendo neanche lontanamente politiche che per gli amministratori e i residenti sarebbero restrittive e lesive degli interessi dei cittadini, ho ribadito la necessità di un ripensamento e di una programmazione futura del ruolo della filiale che non sia netta e traumatica come quella messa in campo da Intesa. Ascoltate le motivazioni, il direttore si è riservato di analizzare ulteriormente la situazione per poi aggiornarci la prossima settimana per darci una risposta dalla quale dipenderà il futuro della filiale”.
“Per noi, ovviamente – dice Ranalli – l’unica risposta accettabile sarebbe quella della permanenza della stessa. Colgo l’occasione per ringraziare intanto i nostri rappresentanti istituzione della Regione Lazio e del Governo che, congiuntamente alle forze sindacali, hanno dimostrato sensibilità per la problematica per la quale serve però una soluzione positiva e quindi invito nuovamente tutti a far valere per le rispettive competenze le nostre ragioni che poi, alla fine, solo le ragioni di un territorio ricadente dell’area del sisma e non quelle di qualche cittadino capriccioso. Infine, ma non certo per importanza, faccio un ringraziamento particolare e un plauso ai nostri cittadini e alla rete dei commercianti che si sono caricati in pochissime ore la responsabilità di sposare questa battaglia raccogliendo centinaia di firme per far capire che la presenza di Intesa San Paolo a Cittaducale è questione sociale ed etica ancor prima che economica”.
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