(di Christian Diociaiuti – da RietiLife Free Press) Quella per tenere le filiali di Intesa Sanpaolo è diventata una lotta che coinvolge tutti. Dopo la notizia della chiusura di 4 filiali (tre a Rieti, una a Cittaducale) trapelata dai vertici dell’istituto di credito e diffusa dai consiglieri comunali Casanica, Sebastiani e Calabrese, sono scese in campo le istituzioni. Il sindaco di Rieti Cicchetti si dice “preoccupato” e pronto a “mettere in campo ogni tentativo per scongiurare” la chiusura, auspicando però “che il peso di scelte strategiche compiute da gruppi di primo piano del settore finanziario italiano non possono ricadere esclusivamente sulle spalle degli amministratori locali” e chiedendo una mano a “tutti i rappresentanti del territorio, ad ogni livello”.
Scende in campo anche la Provincia, con Calisse che dà la colpa al “lavoro agile” aggiungendo che “i grandi gruppi puntano sull’home banking impoverendo il tessuto sociale dei nostri centri urbani. Proveremo a difendere il territorio per bloccare una decisione che al momento sembra irrevocabile”. Nel mirino le filiali di Vazia (nella foto), viale Maraini, Quattro Strade e Cittaducale (Corso Mazzini). Duri anche i sindacati. “Dicono di essere la banca del territorio – dice la Cisl – ma così il 50% del territorio di Rieti rimarrà senza servizi e sportelli bancari”. Uil: “Negli ultimi tre anni la provincia ha già pagato a caro prezzo il disimpegno del sistema bancario verso il territorio sabino. A fine 2018, in provincia c’erano ben 65 sportelli bancari presidiati da 358 dipendenti, mentre oggi ci sono 54 sportelli (-16,92%) con 335 dipendenti (-6,42%)”.
Foto: Riccardo FABI ©