(di Christian Diociaiuti) È ufficiale: il Lazio sarà in zona rossa da lunedì. Lo ha detto Nicola Zingaretti nel suo discorso al centro vaccinale di Fiumicino: “Anche la nostra Regione da lunedì sarà chiamata a rispettare giustamente le regole della zona rossa”.
Il provvedimento è stato sancito nell’incontro tra Regioni, Governo e scienziati che avviene ogni venerdì e in cui si valutano i dati del contagio. Troppo alto l’Rt del Lazio per restare in zona gialla e per passare solo in zona arancione. L’1,3 a cui è schizzato il dato della nostra regione ha costretto al passaggio alle massime restrizioni: le più importanti sono il divieto di spostamento fuori dalla propria abitazione; scuole chiuse e studenti di ogni grado in didattica a distanza, ristoranti e bar chiusi (sì asporto e domicilio). Il provvedimento (che fa il paio con il nuovo decreto legge che riguarda la Pasqua in tutta Italia) sarà in vigore da lunedì ed era già nell’aria da ieri, quando la Regione ha iniziato a battere la strada per il più che probabile cambio di colore, dovuto soprattutto alle varianti che attaccano i più giovani e a una campagna vaccinale a rilento a causa delle poche dosi fornite dalle case farmaceutiche.
La zona rossa durerà almeno due settimane, così come accaduto per altre regioni in passato. Questo vuol dire che il Lazio sarà rosso almeno fino al 28. Poi ci sarà da vedere i nuovi dati cosa porteranno, se la zona gialla o quella arancione (più probabile per chi arriva dalla zona rossa). Da ricordare che poi tutta Italia sarà zona rossa nei giorni 3,4,5 aprile, come prevede il decreto dedicato alle festività pasquali.
Le regole da ricordare per la zona rossa: in fascia rossa non si può uscire dalla propria abitazione se non per motivi di lavoro, salute e urgenza. Sono aperti i negozi tranne abbigliamento, calzature, gioiellerie. Sono chiusi, “indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici”. Sono chiuse le scuole di ogni ordine e grado: ragazze e ragazzi di ogni età vanno in dad. Sono chiusi i bar e i ristoranti. Consentito l’asporto da ristorante, enoteche e vinerie fino alle 22, dai bar fino alle 18. Consentita la consegna a domicilio. Chiusi i parrucchieri, i barbieri e i centri estetici. Per chi abita nei comuni in lockdown è vietato andare nelle seconde case anche se sono in fascia gialla e arancione.
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