“Finalmente si comincia a parlare, speriamo maniera strutturata e non occasionale, delle concessioni idroelettriche”: lo dice Nome Officina Politica. “Interessante la interrogazione del consigliere regionale Pirozzi, sulla mancata corresponsione alla Provincia di Rieti (e a tutte le provincie del Lazio?), da parte della Regione Lazio, di svariate centinaia di migliaia di Euro, che si sarebbero potuti utilizzare per interventi sul territorio, ma non sarebbero mai stati versati” dice Nome.
“Uno spunto interessante, ma che da punto di vista economico riguarda solo una goccia del milionario canone che viene versato dai concessionari alla Regione Lazio – scrive l’associazione – Come NOME ha avuto modo di rendere pubblico, in queste settimane si sta discutendo in Regione la legge che prevedrà modalità e importi ai quali verranno affidate le concessioni idroelettriche per il prossimi 20-40 anni. Il decreto Sviluppo, nella parte purtroppo “tagliata” dalla Corte Costituzionale, prevedeva che il 60% degli importi di concessione fosse versato alle province, rimandando, sul punto, alla legge regionale di prossima approvazione. L’assessore regionale Alessandri ha sollecitato i territori, se ne sono capaci, a farsi portavoce di istanze concrete. Ben venga un prossimo consiglio comunale dedicato al tema delle acque; ben vengano tutte le iniziative per assicurare ristori a cittadini e imprese danneggiati dalle alluvioni; per NOME, però, si tralascino fantasiose istanze di “revoca di concessione” alla ERG, (tra l’altro, solo ultima delle multinazionali che hanno compravenduto negli ultimi 20 anni), e si concentrino le forze su aspetti progettuali di sviluppo del territorio per farsene veicolo verso la Regione. NOME Officina Politica sottoporrà nei prossimi giorni la sua proposta alla Città” concludono.
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