I segretari generali della Cisl di Roma Capitale e Rieti e della Fit-Cisl del Lazio, Carlo Costantini e Marino Masucci, hanno consegnato 26 tablet ad altrettanti piccoli abitanti: “Importante coltivare la speranza, soprattutto con i giovani”
Allegria, sorpresa, felicità: queste le emozioni dipinte sui volti dei 26 bambini di Amatrice a cui i Segretari Generali della Cisl Roma Capitale e Rieti e della Fit-Cisl Lazio, Carlo Costantini e Marino Masucci, hanno consegnato oggi un dono speciale. Dentro il pacco regalo, una ‘befana tardiva’, giunta tardi a causa dell’emergenza Covid, ha previsto 26 tablet: un supporto per la didattica a distanza, ma anche uno strumento per rimanere in contatto con il resto del mondo, nonostante il terremoto del 2016 e la pandemia, e un modo per sottolineare che non dimentichiamo la tragedia vissuta dagli abitanti di Amatrice quel terribile 24 agosto.
Nell’ambito dell’iniziativa, che la Cisl ha chiamato “Nessuno resti solo”, S.E. Vescovo di Rieti, Domenico Pompili, ha presieduto una messa a partire dalle 11, alla quale ha partecipato una delegazione di sindacalisti guidata dai Segretari Generali: a seguire, la consegna dei regali ai piccoli abitanti di Amatrice.
“Si tratta della seconda volta che mettiamo in campo questa iniziativa – spiegano Costantini e Masucci – perché crediamo nella continuità dei gesti di solidarietà: solidarietà e solidità condividono la stessa etimologia, vengono da ‘solidus’, aggettivo che indica qualcosa di stabile. Vogliamo sottolineare che quanto è avvenuto ad Amatrice, per quanto ci riguarda, non è caduto nel dimenticatoio: pensiamo che vada fatto tutto il possibile per la ricostruzione, la rinascita, e per guardare avanti con spirito costruttivo. In questo senso, la santa messa a cui abbiamo partecipato è stata un’importante occasione di raccoglimento e di riflessione sull’importanza delle relazioni umane, e su quanto è avvenuto nel 2016. Al contempo, vedere la reazione gioiosa dei bambini ai doni, ci ha fatto ricordare quanto sia importante coltivare bellezza e speranza, soprattutto quando parliamo dei più giovani. Un sindacato utile, è appunto, un sindacato che non dimentica nessuno, che tenta di far in modo che nessuno si senta solo”.
Foto: RietiLife ©