(ch.di.) Un rimbalzo di positivi importante quello registrato oggi nell’ultimo bollettino Asl, con la scuola in presenza a rischio, guardando alle nuove norme. Rieti viene travolta da quella che sembra a tutti gli effetti una terza ondata e che già nei numeri nazionali delle ultime ore si era fatta sentire.
Con 117 positivi nelle ultime 24 ore registrati da Asl Rieti, non solo c’è da segnalare il fatto che c’è un tampone positivo su tre, cioè oltre il 30% (secondo quanto riportato da Asl, i tamponi effettuati sono 306), ma c’è anche il fatto ce se si dovesse confermare il trend odierno, all’entrata in vigore del nuovo Dpcm (sabato), le scuole in presenza rischierebbero la chiusura in ogni ordine e grado. Già perché secondo il Dpcm anche in zone arancioni e gialle (come ogni weekend, il Lazio rischia l’arancione), i Presidenti delle regioni potranno disporre la sospensione dell’attività scolastica (su base regionale e provinciale) nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti; nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni; nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico”.
Nell’ultima settimana (da giovedì 25 febbraio a giovedì 4 marzo) il Reatino ha registrato 369 nuovi casi. Considerando i circa 156mila abitanti del Reatino, e visto che il Dpcm deve entrare in vigore e la prima rilevazione utile ci sarà intorno al 13 marzo (una settimana dopo l’entrata in vigore del nuovo Dpcm Draghi, il Reatino sarebbe a fortissimo rischio chiusura scuole qualora si mantenessero questi dati. Si tratta di una mera proiezione, che dovrà esser confermata o smentita dai dati veri, appunto, all’entrata in vigore delle nuove norme firmate recentemente dal premier.
Con la situazione attuale fa discutere l’allestimento del Pranzo dei 100 giorni, previsto tra il 5 e l’8 marzo in diversi locali della città. Asl si è appellata ai partecipanti al rispetto delle norme, mentre la Prefettura ha preannunciato pugno duro nei controlli e un rafforzamento del presidio di forze dell’ordine.
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