(ch.di.) L’assessore alla Cultura del Comune di Rieti, Gianfranco Formichetti, lo aveva detto in un’intervista a RietiLife (leggi): “Fate ripartire la cultura, noi siamo pronti”. E il Ministro Franceschini nonché il premier Draghi gli hanno dato ascolto. A fine marzo riprende la cultura, e in particolare cinema e teatri, chiusi da tanto, troppo tempo. Anche se dovrà essere varato un protocollo.
Nella giornata mondiale del Teatro cinema e teatri riaprono le loro porte. Si legge nella bozza del Dpcm: “A decorrere dal 27 marzo 2021, gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi”. E in attesa di un nuovo protocollo, caldeggiato dal Dpcm, viene spiegato che musei e luoghi della cultura aperti in zona gialla non solo dal lunedì al venerdì, come già accade, ma anche il sabato e i giorni festivi a condizione che l’ingresso sia stato prenotato on line o telefonicamente con almeno un giorno di anticipo. “Restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui alla presente lettera” è chiarito nel nuovo Dpcm.
In previsione della riapertura, Formichetti non è stato fermo: “L’attività ha subito uno stop, non certo i progetti – spiega – Gabriele Lavia è stato qui per preparare lo spettacolo della prossima stagione. Sebastiano lo Monaco prepara l’Enrico IV. Abbiamo prenotazioni per aprile e siamo pronti per tutta una serie di spettacoli, senza contare il Reate Festival e il concorso di danza con la parte online che a fine giugno dovrebbe avere una parte dal vivo”.
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