La Regione Lazio, con un decreto del Presidente Zingaretti, come preannunciato nelle settimane scorse, con ha ufficializzato lo stato di calamità per le zone reatine colpite dall’alluvione di gennaio e febbraio. QUI IL DOCUMENTO Documento Regione Stato di Calamità
“La dichiarazione dello stato di calamità naturale per i danni causati nel Reatino dalle esondazioni delle scorse settimane deve rappresentare un punto di partenza – dice il consigliere Fabio Refrigeri – È necessario infatti cercare di aiutare immediatamente le famiglie, le imprese e gli enti che hanno subito danni a seguito degli eventi eccezionali di natura metereologica verificatisi nella piana del Reatino che hanno causato la piena dei fiumi Salto, Turano e Velino ma è altrettanto necessario avviare un confronto serrato per porre in essere strumenti di prevenzione. Nello specifico sarà necessario incontrare i gestori dei bacini idrici che insistono sul nostro territorio per rivedere i disciplinari di gestione delle dighe ma ritengo fondamentale e non rinviabile iniziare a discutere di interventi e azioni che anche a livello locale possono essere messe in campo per fronteggiare al meglio le emergenze che i cambiamenti climatici stanno causando e che purtroppo sempre più spesso incidono, negativamente, sulle nostre vite. Lo stato di calamità naturale interesserà i Comuni di Rocca Sinibalda, Belmonte in Sabina, Longone Sabino, Rieti, Contigliano, Greccio, Rivodutri, Colli sul Velino, Cittaducale, Cantalice, Poggio Bustone, Concerviano, Petrella Salto“.
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